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Covid-19. Estendere indennità malattie infettive a tutti operatori sanitari. NurSind Emilia Romagna scrive a Bonaccini

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 31/03/2020 vai ai commenti

“L’attuale emergenza mondiale Covid-19 e considerata la Pandemia che ha stravolto la vita di ognuno di noi e la vita lavorativa di tutti gli operatori sanitari ponendoli in un campo di battaglia con DPI centellinati e in alcuni territori non idonei, pone inevitabilmente tutti gli operatori a rischio di contagio da Covid-19 senza distinzione di UU.OO in quanto ogni paziente che accede negli ospedali può essere un possibile veicolo di trasmissione, ragion per cui si ravvisa la necessità di estendere il riconoscimento dell’indennità̀ di malattie infettive prevista dall’art.86 co.6 lett. C del CCNL Comparto Sanità 2016-2018 a tutto il personale del ruolo sanitario senza distinzione alcuna”.

E’ quanto si apprende dalla nota inviata dal NurSind Emilia Romagna al Stefano Bonaccini Presidente della Ragione.

La nota continua: “Il personale Sanitario oltre a vivere come tutti i cittadini Italiani lo stress di una Pandemia, si è adattato repentinamente al nuovo contesto lavorativo, con la difficoltà di agire secondo il proprio mandato professionale per prevenire i contagi con la collettività̀ ( colleghi e proprie famiglie), con la carente e non idoneità̀ dei DPI messi a disposizione, ha adottato un isolamento casalingo preventivo, viste le evidenze che dimostrano che un “operatore sanitario contaminato” presente nell’ambiente di cura svolge un ruolo significativo nella trasmissione di microrganismi, data l’impossibilità di una protezione individuale efficace contro il Virus Covid-19, è stata depositata una diffida regionale il 26 marzo 2020 agli organi competenti per il non rispetto delle raccomandazioni igieniche emanate dall’OMS nei luoghi di lavoro, e l’adozione di procedure di riutilizzare i DPI monouso, non supportate da evidenze scientifiche e dalle norme d‘utilizzo da parte del fabbricante (D. lgs n. 37/2010 ), e la raccomandazione da parte delle Aziende Sanitarie di utilizzare i filtranti facciali antibatterici di default e non filtranti validi per i virus ovvero le FFP2 e FFP3, d’utilizzo in base alle necessità assistenziali, inoltre viene segnalato che in molte realtà̀ della regione non si può̀ attuare il distanziamento sociale negli spogliatoi, e l’igienizzazione costante di maniglie delle porte non automatiche presenti nei nosocomi, come i display ed i sportelli per l’approvvigionamento della divisa per svolgere il proprio turno lavorativo”.