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Infermiere, Oss ed austista, per le Asl abruzzesi, figure interscambiabili. NurSind Pescara “Illegittima ed incomprensibile equivalenza”

Chiediamo all’Assessore alla salute della Regione Abruzzo che riveda quanto prima possibile le modalità con le quali è stato istituito l’USCA - Unita Speciale di Continuità Assistenziale, laddove l’infermiere ancora definito collaboratore del medico, viene equiparato all’Oss ed all’autista”, a parlare è Antonio Argentini, segretario territoriale NurSind Pescara.

 

La vicenda

Con l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo n. 11 del 20.03.2020, le Asl abruzzesi hanno attivato l’USCA- Unita Speciale di Continuità Assistenziale, dove al medico viene fornita un’auto aziendale e, ove possibile, un collaboratore: infermiere/oss/autista.

Nella maniera in cui l’Ordinanza è stata articolata e declinata la previsione di un “collaboratore del medico”, fa si che la figura professionale dell’infermiere non solo viene ingiustificatamente e immotivatamente individuata come “collaboratore”, e dunque non considerando la sua autonomia professionale quale “responsabile dell’assistenza”, ma, soprattutto, viene creata, in maniera del tutto illegittima e arbitraria, una sorta di incomprensibile equivalenza di funzioni tra infermiere, oss e autista, professionalità che è, o dovrebbe essere notorio, equivalenti non sono, con evidente e altrettanto illogica corrispondenza e parità di attribuzione fra le tre figure, così creando una indebita interscambiabilità tra gli stessi, e ciò in aperta violazione di legge.

Per come scritta l’Ordinanza crea confusione tanto più che la stessa in argomento fa sì che non sia il medico dell’USCA che di volta in volta, e in ragione della specificità del caso concreto, scelga l’operatore che ritiene maggiormente idoneo e competente per fare fronte al caso specifico, ma sono le Aziende che forniscono, indifferentemente, non essendo previsto tra l’altro alcun criterio di ragionevole selezione,un infermiere piuttosto che un OSS o un autista.

Ed ancora il reclutamento del personale medico sia avvenuto tramite un bando che prevedeva un compenso orario di 40€ (compenso giustamente maggiore rispetto all'attività ordinaria) e una copertura assicurativa per gli infortuni derivanti dall'incarico assegnato.

 

“Chiediamo, oltre alla revisione dell’Ordinanza, che  si apra di un bando per il reclutamento delle figure richieste infermiere, oss, autista prevedendo una retribuzione congrua per le tre figure professionali (rispettivamente 30€/h, 20€/h e 18/) e un' assicurazione per gli infortuni derivanti dall'incarico assegnato”, conclude Argentini.