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Liquidazione anticipata TFS/TFR. Raggiunto l’accordo. Ecco come presentare domanda

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 09/06/2020 vai ai commenti

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Ultimi step per l’anticipo del TFR/TFS agli statali. La Corte dei Conti ha infatti messo a punto le regole per permettere ai dipendenti della pubblica amministrazione di richiedere l’anticipo della buonuscita, in attuazione al decreto legge Quota 100 (dl n.4/2019), che ha consentito agli statali di lasciare il lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi.

Restano ancora da stabilire la convezione con l’ABI e l’accordo sul tasso d’interesse.

 

Cosa prevede il Decreto

L’anticipo del TFR/TFS consente ai dipendenti pubblici di non dover attendere il decorso dei termini fissati per legge che sono:

  • 24 mesi dalla data del pensionamento qualora la cessazione fosse avvenuta per via di Quota 1oo
  • 12 mesi se la cessione è intervenuta per effetto della pensione di vecchiaia o per il raggiungimento massimo dell’anzianità di servizio.

L’anticipo di 45 mila euro viene erogato dalle Banche aderenti al progetto, con un tasso agevolato che dovrebbe attestarsi a meno del 2%.

Gli interessi pagati sono detraibili al 50% dalla dichiarazione dei redditi.

 

Come presentare domanda

Dal momento in cui sarà possibile, la domanda è comunque su base volontaria.

Chi può presentare domanda – l’ex dipendente pubblico che ha lasciato il lavoro perché ha maturato il diritto alla pensione. Non ne ha diritto chi si è dimesso dalla PA senza aver maturato il diritto alla pensione.

La domanda di certificazione al diritto alla liquidazione va presentata tramite portale dell’INPS – può farlo l’interessato munito di PIN o può conferire delega ad un intermediario tra cui il patronato.

Entro 90 giorni l’INPS risponde certificando il diritto al TFR/TFS, la cifra, la data di liquidazione e la proposta di contratto di liquidazione che il pensionato dovrà presentare, sottoscritta, alla Banca aderente, accompagnata da una dichiarazione dello stato di famiglia  e nel caso di divorzio/separazione, la presenza o meno di assegno all’ex coniuge.

La Banca procede con i dovuti controlli al CRIF, se a buon fine, questa procede alla presentazione all’interessato ed all’INPS la conclusione positiva del contratto di anticipo.

L’Inps entro 30 giorni, comunica alla Banca  la presa d’atto della conclusione del contratto e nel frattempo pone il vincolo di destinazione del TFR/TFS che sarà chiamato a pagare alle scadenze fissate al pensionato; vincolo che è  a garanzia del prestito.

Entro 15 giorni da questo ultimo step la banca accredita sul conto corrente del pensionato la liquidazione.

 

Marialuisa Asta

 

Da il Sole 24 ore