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1000 euro per 12 anni di arretrati e deroga alle 11ore di riposo. Ecco la pre-intesa del contratto sanità privata Aiop

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La Redazione
Pubblicato il: 16/06/2020 vai ai commenti

Comunicati StampaContratto Nazionale

 “Nel falso tentativo di accostare questo contratto a quello della sanità pubblica attraverso lo slogan della CGIL “parità di diritti, parità di salario tra il pubblico e il privato con specchietti per le allodole come le 12 ore di permesso per sostenere visite o esami, i 15 giorni di ferie di calendario mentre le indennità economiche sono ferme al 1998, alla Lira; dietro c’è l’introduzione dell’apprendistato, della deroga alle 11 ore di riposo e la cessione delle ferie. Dopo 14 anni di mancato rinnovo contrattuale a beneficio dei grandi gruppi finanziari che controllano la sanità privata italiana, si parla d’altro ma non si dice che da contratto ci vogliono 15 anni per un passaggio economico da D a D1, non si dice che non è presente alcun percorso di carriera”, a parlare è Romina Iannuzzi, membro del Direttivo Nazionale NurSind e responsabile per la sanità privata.

 

Lo scorso 10 giugno è stata sottoscritta da CGIL CISL e UIL la pre-intesa del nuovo contratto collettivo nazionale AIOP che riguarderà oltre 150.000 lavoratori della sanità privata.

La impietosa sintesi di questo rinnovo vede i lavoratori della sanità privata ricevere solo 1000 euro di una tantum per il biennio 2016/2018, dando un colpo di spugna sui restanti 12 anni.

 

“Ci auguriamo pertanto che i lavoratori sappiano guardare al di là di slogan roboanti, che non si lascino abbindolare da una propaganda mistificatoria, che rigettino la pre-intesa ai mittenti-  continua la Iannuzzi i lavoratori della sanità privata non meritano di sottostare a cieche logiche di mercato in cui sono visti solo come un costo, non meritano di essere sempre quelli da sacrificare, non meritano di essere lasciati indietro per anni per poi ricevere un tale meschino trattamento, non meritano di essere rappresentati da chi abdica sistematicamente a logiche aziendaliste; i lavoratori della sanità privata meritano la verità, meritano che ai riconoscimenti loro tributati soprattutto durante questa pandemia facciano finalmente seguito dei fatti, meritano che venga loro riconosciuta quella dignità troppe volte calpestata, meritano un contratto in cui non vi sia più posto per mistificazioni e compromessi al ribasso. Basta con la farsa, il lavoro ed il sacrificio di anni non si ripagano con una elemosina”, conclude la sindacalista