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La cefalea cronica. Approvata la legge che la riconosce come malattia sociale. Ecco cosa prevede

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 09/07/2020 vai ai commenti

AttualitàLeggi e sentenze

E’ stato approvato in via definitiva in Senato, il disegno di legge che riconosce la cefalea come malattia sociale.

Per l'Organizzazione mondiale della sanità la cefalea cronica è tra le 10 cause al mondo disabilità, e la terza malattia per frequenza. In Italia ne soffrono circa 1 milione di persone, nelle forme primarie e, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non colpisce solo gli anziani. Al contrario, la cefalea si manifesta proprio durante l'età in cui un essere umano è più produttivo, ossia tra i 25 e i 44 anni.

L’OMS riconosce l'emicrania come una malattia neurologica invalidante che riduce la qualità di vita dei pazienti. Per la sua diffusione e il suo carattere disabilitante, l'emicrania può essere considerata una vera e propria malattia sociale con elevati costi economici, diretti (spese mediche, farmaci, ricoveri) e indiretti(perdita di produttività lavorativa, assenteismo).  Se si considera che i pazienti emicranici sono costretti, a causa degli attacchi emicranici, a limitare gli impegni lavorativi e scolastici, come pure le attività sociali e familiari, si può facilmente comprendere come i costi indiretti (es. perdita di produttività) siano notevolmente superiori rispetto a quelli diretti. A questo elevato onere socio-economico va aggiunto l'impatto dei cosiddetti costi intangibili, che non possono essere misurati direttamente (come il dolore, l'ansia, etc.) e che incidono sulla qualità di vita del paziente.

Il testo di legge approvato

Il provvedimento, che consiste di un unico articolo, al comma 1 riconosce come malattia sociale la cefalea primaria cronica, a seguito dell'accertamento da almeno un anno nel paziente, mediante diagnosi effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e cura delle cefalee che ne attesti l'effetto invalidante (l'attestazione dell'effetto invalidante indica che la malattia è in grado di limitare o compromettere gravemente la capacità di far fronte agli impegni di famiglia e di lavoro).

Ai sensi del medesimo comma 1 le tipologie di cefalea che vengono riconosciute come malattia sociale sono:

alla lettera a), emicrania cronica e ad alta frequenza;
alla lettera b), cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;
alla lettera c), cefalea a grappolo cronica;
alla lettera d), emicrania parossistica cronica;
alla lettera e), cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione;
alla lettera f), emicrania continua.

Il comma 2 dispone che il Ministro della salute, con proprio decreto, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e previa intesa sancita in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuati, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, progetti finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea nelle forme elencate dal comma 1, nonché i criteri e le modalità con cui le regioni attuano i menzionati progetti.