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A Martina Ciontoli 9 anni di reclusione. Gli Infermieri ne chiesero radiazione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 30/09/2020 vai ai commenti

AttualitàCronache sanitarie

Martina Ciontoli, infermiera, è stata condannata a nove anni e 4 mesi di reclusione per la morte del fidanzato Marco Vannini. Un anno fa gli infermieri ne chiedevano la radiazione.

Quello di Marco Vannini, ucciso il 20 maggio 2015, a casa della fidanzata Martina Ciontoli, è omicidio volontario aggravato dal dolo, e per questo oggi, nella sentenza d’appello bis, sono arrivate le sentenze per Antonio Ciontoli, il padre della fidanzata di Marco condannato a 14 anni; mentre 9 anni e 4 mesi sono stati inflitti alla moglie Maria e ai due figli Martina e Federico, tutti presenti nella villetta di Ladispoli al momento del delitto. 

La vicenda di Martina Ciontoli, fidanzata di Marco ed infermiera, un anno fa diventava un vero e proprio caso mediatico nella comunità infermieristica, tanto da richiedere l’intervento dell’ Opi di Roma per mettere la parola fine alle polemiche.

Gli infermieri, infatti, chiedevano a gran voce,  attraverso una serie di petizioni, la radiazione dall’Ordine della fidanzata di Marco: motivo del provvedimento sarebbe stato quello di non aver soccorso Marco mentre soffriva, dopo essere stato colpito da un proiettile nella villa della famiglia Ciontoli; un comportamento questo che andava contro la deontologia professionale.

L’Opi intervenuta, rimaneva cauta, annunciando che non ci sarebbe stata nessuna sospensione o radiazione nei confronti della ragazza, tenendo  a precisare che "ogni decisione sarebbe avvenuta dopo la sentenza definitiva".

Nemmeno oggi, arrivati al quarto processo, l’Opi può mettere la parola fine, non essendo questa una condanna definitiva. Per adesso Martina Ciontoli resta un’infermiera.

 

da il Corriere della Sera