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NurSind La Spezia. Tute Covid lavate e riutilizzate, salgono a 40 i contagiati

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La Redazione
Pubblicato il: 26/10/2020 vai ai commenti

LiguriaNurSind dal territorio

In RSA è assoluta emergenza. Stamane sono 40 i contagiati su 67 assistiti e almeno 5 tra infermieri ed operatori socio sanitari.
Nursind chiede che si faccia immediata chiarezza sulle condizioni, oramai precipitate, all'interno della struttura.

“Con questi numeri davvero non ci si spiega quali siano stati gli “interventi mirati” per la salvaguardia e tutela della salute degli ospiti e del personale addetto, che il direttore socio sanitario della asl5 qualche giorno fa, aveva dichiarato alla stampa di aver messo in atto -  commenta Assunta Chiocca, segretario territoriale NurSind La Spezia - quello che sappiamo è che la responsabilità di questo vero e proprio focolaio, potrebbe ricercarsi nelle disposizioni, che hanno costretto nella fase iniziale, i lavoratori a “riutilizzare” le tute monouso dopo lavaggio delle stesse, gravissima e delittuosa operazione che ha esposto personale e pazienti alla malattia e ancor di più, nella grave carenza di personale infermieristico e OSS”.

Nursind lo aveva denunciato sin da quando i contagi erano solo 12.
Chiocca aveva chiesto adeguati dpi e l’aumento dell’organico - ma evidentemente il problema sanitario è meno importante di quello economico e si preferisce tenere in cassa integrazione il personale piuttosto che farlo lavorare in questo momento di grave emergenza-  aggiunge la sindacalista.
Il personale ha segnalato al sindacato di lavorare al limite delle forze costretto peraltro a fare doppi turni di lavoro; il carico assistenziale con i pazienti covid-19 è talmente aumentato che è quasi impossibile riuscire ad assistere tutti garantendo il livello minimo assistenziale.
“Sono saltati tutti gli schemi che avrebbero dovuto prevedere, per affrontare un’emergenza, personale dedicato agli ospiti asintomatici e personale destinato esclusivamente agli anziani positivi al covid il cui stato di salute può precipitare da un momento all’altro – ed inoltre incalza Chiocca- ci segnalano mancanza di DPI e inidonee procedure di disinfezione degli stessi.

NurSind esorta ancora una volta la cooperativa affinché reintegri quantomeno il personale posto in cassa integrazione per far fronte al carico di lavoro attuale e informa che si riserverà di tutelare gli iscritti nelle sedi più opportune, qualora vengano nuovamente emanate direttive che impongono l’utilizzo improprio dei Dpi.