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Le Dieci Domande alla Federazione dei Collegi Ipasvi

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La Redazione
Pubblicato il: 21/07/2014 vai ai commenti

Dieci DomandeEditorialiTrasparenza

Premessa

Le questioni che andiamo a porre sono inerenti informazioni che dovrebbero essere presenti, per legge, sul sito web della Federazione Ipasvi. Sono ormai anni che tutte le pubbliche amministrazioni hanno attivato, ben visibile sui propri siti, la sezione “Trasparenza” dove sono riportate sempre più informazioni. Per rimanere a quelle di ambito sanitario troviamo i curricula dei dirigenti e delle posizioni organizzative, le retribuzioni dei dirigenti (oggi anche quelli della libera professione intramuraria, cioè soldi privati) e delle posizioni organizzative e i dati sulle assenze. Da circa un anno pubblicano anche molti altri dati. Questi dati, ci dice la legge sono “pubblici” e chiunque ha diritto di conoscerli, di “utilizzarli e di riutilizzarli” per attuare “un nuovo tipo di controllo sociale” e per superare “aree di opacità nell'operato della Pubblica Amministrazione” (CLICCA)

 

Se fossimo medici, ma non lo siamo, queste domande non sarebbero state poste. La Federazione degli ordini dei medici infatti ha reso disponibili a tutti questi dati attivando la sezione trasparenza sul proprio sito (CLICCA)

 

Dei medici sappiamo quindi che l’indennità di carica percepita dal presidente della Federazione nazionale era di 6194 euro mensili lordi prima dell’elezione a senatore del presidente (dopo, apprendiamo sempre dal sito, ha rinunciato all’indennità), il vicepresidente, il segretario e il tesoriere 3441 euro lordi mensili. Questi dati non sono disponibili invece per la Federazione Ipasvi.

 

Cerchiamo allora di avere risposte pubbliche lavorando sui pochi – rispetto agli altri enti e aziende pubbliche – dati disponibili, concentrandoci su alcuni di essi. Qualcuno ci perdonerà se non utilizzeremo un linguaggio tecnico: siamo infermieri infatti, e non economisti e commercialisti.

 

Nel bilancio di previsione 2014 – le cifre sono similari per tutto il triennio – troviamo che sono stanziati per gli “organi dell’ente” per quanto riguarda i “gettoni, trasferte e indennità di funzione istituzionale” 385 mila euro più 170 mila euro di rimborsi spese, l’anno precedente i gettoni erano di 420 mila e i rimborsi spese di 150 mila. Per completare il triennio – rimangono in carica tre anni infatti – anche il 2012 è allineato alle cifre riportate.

 

E’ una cifra enorme di cui deve dare conto visto che è decisamente superiore al funzionamento previsto per la Federazione degli ordini dei medici con un’aggravante: i componenti del Comitato degli infermieri sono meno della metà dell’organo dei medici. Chiederemo quindi conto di come sono stati suddivisi questi soldi nel triennio.

 

Un’altra voce che ci interessa approfondire sono i “progetti obiettivo” (800 mila euro nel 2012, 1.350.000 euro nel 2013 e 1.250.000 per il 2014). Sono, nel triennio, 3 milioni e 400 mila euro per “progetti obiettivo”. Di solito vengono impiegati per retribuire “risorse umane”. A chi è andata e cosa ha prodotto questa massa enorme di denaro è interesse di tutti gli infermieri.

 

Infine ci interesseremo delle consulenze.

 

Contestualmente a queste dieci domande pubbliche chiederemo, sugli stessi argomenti, l’accesso agli atti dovuto per legge nella persona del segretario nazionale di questo sindacato. Confidiamo comunque in una risposta pubblica o, comunque, nella pubblicazione degli atti sul sito web della Federazione.

 

LE DIECI DOMANDE

1) Perché, diversamente dalla Federazione dei medici, non è stata attivata la sezione “Trasparenzasul sito Ipasvi?

 

2) Quali e quanti sono stati i redditi, comunque chiamati, – da attività ordinistica – nel corso dell’ultimo triennio dei componenti del Comitato centrale: Annalisa Silvestro (presidente), Gennaro Rocco (vicepresidente), Barbara Mangiacavalli (segretaria), Franco Vallicella (tesoriere), Beatrice Mazzoleni, Ciro Carbone e Maria Adele Schirru?

 

3) Quali e quanti sono stati i redditi – da attività ordinistica – nel corso dell’ultimo triennio dei componenti del Collegio dei revisori dei conti: Pierpaolo Pateri (presidente), Maria Grazia Bedetti, Salvatore Occhipinti e Irene Rosini?

 

4) Sono previsti altri benefits (uso auto personale, carta di credito ecc.) per i componenti del Comitato centrale e del Collegio dei revisori?

 

5) Come sono stati impiegati i soldi dei “progetti obiettivo” e quali risultati hanno ottenuto?

 

6) Quali sono le persone che ci hanno lavorato e, eventualmente, quanto hanno percepito per il lavoro svolto nell’ultimo triennio per i “progetti obiettivo”?

 

7) Chi sono, quanti sono e cosa fanno i consulenti della Federazione?

 

8) Come sono stati scelti (procedure selettive?) e quanto percepiscono i consulenti della Federazione?

 

9) Come sono stati scelti (procedura selettiva?) e se nel corso dell’ultimo triennio hanno percepito un compenso, comunque denominato, i “consulenti e collaboratori” della Rivista “L’Infermiere” che risultano presenti nel sito: Laura D’Addio, Alberto Dal Molin, Immacolata Dall’Oglio, Annamaria Ferraresi, Silvestro Giannantonio, Rita Maricchio, Michele Musso, Marina Vanzetta?

 

10) Quanti e quali sono i gruppi di lavoro istituiti e, se i componenti percepiscono un compenso comunque denominato, quale è il suo ammontare?

 

La lettera è stata pubblicata in data odierna anche sul Quotidiano Sanità (CLICCA)