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Visita fiscale: la disciplina 2015 nel pubblico e nel privato

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 23/03/2015 vai ai commenti

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da Il Blog DIPENDENTI STATALI

Sono finalmente disponibili le nuove regole per l’invio a domicilio del medico fiscale, valide per l’anno 2015. L’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) ha infatti emanato la disciplina valevole per l’anno in corso...

 

Assenze per malattia: le nuove regole

Visita fiscale: Introducendo la materia, occorre specificare che spetta proprio all’INPS effettuare le congrue verifiche relative alla condizione di salute di dipendenti pubblici e privati che si assentano dal lavoro per malattia. Tale controllo avviene tramite l’invio a domicilio del medico fiscale. Per far sì che l’attività abbia reale efficacia, ispettori e lavoratori sono tenuti a rispettare regole ed orari prefissati dall’ente: queste condizioni sono differenti a seconda della categoria dei dipendenti coinvolta.

Ma come di delineano le caratteristiche di tali discipline? E soprattutto, quali sono le principali differenze che intercorrono nella disciplina tra chi è impiegato presso il settore pubblico e chi invece lavora nell’ambito privato? Ecco una rapida rassegna che prova a chiarire le caratteristiche chiave e le differenze sensibili. 

Visite fiscali: Le sanzioni

In primo luogo va segnalato che il medico fiscale è tenuto a verificare le condizioni fisiche del soggetto e di analizzare la patologia riportata all’interno del documento di malattia. Qualora ve ne sia la necessità, il medico avrà facoltà di prolungare la diagnosi di 48 ore (2 giorni). Successivamente all’accertamento della diagnosi, sarà possibile per il medico effettuare variazioni oppure sollecitare il dipendente a sottoporsi ad un controllo specialistico. Nella circostanza in cui, al momento della visita fiscaleil lavoratore non si dovesse trovare all’interno della residenza segnalata (senza congrua motivazione), esso perde il diritto al 100% di retribuzione per i primi 10 giorni di malattia, mentre per i giorni seguenti invece la retribuzione scenderà al 50%. Inoltre, all’interno di questa procedura specifica di infrazione, il dipendente possiede 15 giorni di tempo per comprovare la propria assenza ed evitare la sanzione ulteriore consistente nella detrazione dallo stipendio.

 

Assenze per malattia dipendenti pubblici: disciplina della visita fiscale

Andando ad analizzare le fasce di reperibilità dei dipendenti statali in ordine alla effettuazione della visita medica a domicilio si delineano alcune differenze tra dipendenti pubblici e dipendenti impiegati presso privati. I dipendenti pubblici devono essere reperibili 7 giorni su 7, compresi i giorni non lavorativi, festivi, prefestivi (ovviamente anche i weekend) nelle fasce 9-13 e 15-18: in tali orari i lavoratori statali sono tenuti a rimanere presso la residenza indicata nella documentazione medica di malattia. Per i dipendenti privati le fasce di orario invece cambiano: identico obbligo di reperibilità 7 giorni su 7. Cambiano, invece, le fasce orarie: 10-12 al mattino e 17-19 al pomeriggio. Questa è l’unica differenza che intercorre tra le due categorie, dal momento che, al contrario, il regime delle esenzioni è identico: l’esclusione dal vincolo di reperibilità infatti scatta per i dipendenti che sono costretti ad assentarsi per una serie di motivi che sono contenuti in un catalogo chiuso. Il catalogo contiene le seguenti fattispecie: malattie di una certa entità di cui necessitano cure salvavita, infortuni di lavoro, patologie documentate e identificate, quadri morbosi inerenti alla circostanza di menomazione attestata, gestazione a rischio. A queste eccezioni si aggiunge anche l’esenzione per i dipendenti nei confronti dei quali sia stata già effettuata la visita fiscale (per il periodo di prognosi indicato nel certificato).

 

Fonte: caffeinamagazine.it
Marco Brezza