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Riforma sanitaria Toscana: Alternativa Libera attacca Enrico Rossi

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 15/10/2015 vai ai commenti

NurSind dal territorioToscana

E’ affidato a un comunicato stampa, che di seguito pubblichiamo, l’affondo di tre deputati di Alternativa Libera (Marco Baldassarre, Massimo Artini e Samuele Segoni) l’affondo ad Enrico Rossi, governatore della Toscana, in merito alla sua riforma della sanità regionale, oggetto in questi giorni di critiche e di una raccolta di firme per un referendum abrogativo.

Secondo Alternativa Libera la riforma toscana costituisce un palese strumento per consegnare la sanità alla gestione privata, aprendo le porte a clientelismi e disservizi di cui saranno i cittadini a pagare le care conseguenze.

 

                                             

(TOS) SANITA’, ALTERNATIVA LIBERA: ROSSI VUOLE AUMENTARE LE CLIENTELE DELLA POLITICA

 

Roma, 15 ott. – “Il disegno del presidente della Regione Toscana è quello dei cancellare progressivamente il servizio sanitario nazionale per dirottare i pazienti verso il privato sociale, per la gioia delle cooperative che sono pronte a spartirsi il business della salute. E se i privati cresceranno nel settore della sanità, crescerà anche il potere clientelare del governatore, visto che le assunzioni nelle società private non si fanno per concorso come nel pubblico ma su chiamata diretta” lo dichiarano i deputati di Alternativa Libera Marco Baldassarre, Massimo Artini e Samuele Segoni a seguito del dibattito sulle risorse del Servizio Sanitario Nazionale presso la Camera dei Deputati in merito alla riforma del governatore toscano che prevede il taglio dei posti letto e l’accentramento dei servizi sanitari presso le grandi città.

“La sanità – continuano - deve tornare a essere considerata un servizio, non un costo. Non vogliamo che le fasce più deboli della società debbano rinunciare a curarsi. Abbiamo raccolto le segnalazioni di Piero Caramello e del Comitato Valdarno Fiorentino di Difesa della Sanità Pubblica e chiesto al Governo di istituire una Commissione di Controllo per la verifica dell’adeguatezza dei servizi sanitari resi a livello regionale per garantire l’effettivo soddisfacimento degli utenti. E il presidente Rossi -concludono i tre deputati - dovrebbe tener conto della mobilitazione dei cittadini toscani per proporre un referendum abrogativo per cancellare la sua riforma visto che è già una chiara dimostrazione di dissenso”.