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Dati demografici Istat 2015: aumento della mortalità e diminuzione delle nascite

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 20/02/2016

EditorialiNurSind dal territorio

I dati sull’andamento demografico in Italia nel 2015 pubblicati dall’Istat lanciano alcuni segnali preoccupanti sulla situazione demografica nel nostro Paese.

 

Il primo dato riguardo il sensibile aumento della mortalità (+54 mila decessi risetto al 2014). Il commento approfondito su questo dato sarà possibile solo quando verranno analizzate le cause degli stessi, ma una prima analisi fa emergere come l’aumento, distribuito uniformemente sul territorio nazionale, possa essere parzialmente spiegato con un effetto di trascinamento verso le fasce più anziane della popolazione, più soggette ad accelerazioni istantanee della mortalità.

Sul fronte delle nascite la situazione non è positiva, registrando circa 15 mila nuovi nati in meno rispetto al 2014. Il saldo demografico per il Paese è quindi negativo e a questo si aggiunge la diminuzione (in controtendenza rispetto alle annate precedenti) dell’aspettativa di vita che si contrae sia per gli uomini che per le donne e in maniera uniformemente distribuita anche sulle diverse fasce d’età.

Questo primo rapporto dà il segno di un Paese che sta attraversando una delicata fase del suo sviluppo demografico e sarà importante capirne gli aspetti profondi e le cause per comprendere quale evoluzione potrà avere in futuro, poiché da essa dipendono molti fattori rilevanti che influiscono sugli assetti sociologici,  economici e sanitari della società.

 

 

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