Udine. Piano di rotazione dei Coordinamenti e Posizioni Organizzative: NurSind, Infermieri a sostegno della Coordinatrice "CASSATA".
Il ruolo delle persone nell’ambito di una organizzazione è cambiato: agli individui non è richiesto più un contributo fisico, con rispetto parlando, da “bassa manovalanza” o da "scaricatori di porto", ma è sempre più richiesta una capacità culturale, intellettuale e professionale qualificata, da “prestatori d’intelligenza”.
Partiamo da un punto. Chi è e che cos'e oggi il Coordinatore Infermieristico.
Prendiamo spunto dalla tesi in “Management infermieristico per le funzioni di Coordinamento” della collega Elena Maioli sul ruolo del coordinatore all’interno del panorama sanitario nazionale.
“Il Coordinatore Infermieristico, visti i continui cambiamenti che avvengono nel complesso sistema sanitario, si trova nel dover far fronte a problematiche che richiedono soluzioni sempre nuove e diverse e soprattutto a doversi rapportare con personale con bisogni ed aspettative non sempre coerenti con obiettivi e potenzialità dell’organizzazione e di conseguenza dover gestire relazioni di gruppo con un’alta tensione emotiva.
Il professionista coordinatore si trova a far fronte ad un impegno talvolta difficile da sostenere, dovendosi adeguare ad un succedersi d’innovazioni organizzative, conoscenze tecniche professionali sempre nuove ed esigenze, attese e bisogni che richiedono una risposta immediata”.
Purtroppo oggi la funzione del Coordinatore Infermieristico oggi è considerata quasi un fattore opzionale nell'ambito della gestione di una Unità Operativa, la cui sopravvivenza è rimessa al totale potere discrezionale del Management delle Aziende e dei Direttori di U.O.Complessa. Mentre sappiamo che la letteratura scientifica, invece, ne avvalora sempre più l'importanza strategica all'interno delle Aziende Sanitare e Territoriali.
Le aziende sanitarie, non potendo più attingere dal “mercato” infermieri in possesso della certificazione AFD (abilitazione alle funzioni direttive), ed in assenza di nuove disposizioni, affidano il ruolo di coordinamento viene affidato ad Infermieri che non sempre hanno una specifica formazione in management.
Ed in questo contesto si ha invece la netta sensazione che permanga, in alcune realtà, lo stato di precarietà e di confusione di competenze e ruoli che non permette un vero management coerente e produttivo per chi è deputato al coordinamento e alla direzione infermieristica.
Oggi il Coordinatore Infermieristico ha un ruolo molto critico all’interno delle aziende, e la stessa "forma provvisoria", come posso essere le nomine di “facente funzioni dell'incarico di coordinamento”, ne indeboliscono sempre di più l'autonomia professionale.
E’ notizia di questi ultimi giorni che il Management del AAS3 del Friuli, procederà con una rotazione dei Coordinatori Infermieristici e delle Posizioni Organizzative, andando cosi a scompaginare ogni tipo di assetto organizzativo ed assistenziale.
Ragion per la quale la Segreteria Territoriale NurSind di Udine, tramite il suo segretario, Afrim Caslli e Stefano Giglio, Consigliere Nazionale, ha raccolto il grido di allarme e di aiuto dei colleghi Infermieri ed operatori sanitari del Presidio Ospedaliero per la Salute di Gemona del Friuli, a seguito dell’immotivato trasferimento della Coordinatrice Infermieristica Serena Primus.
Motivo per cui si è deciso di convocare un’assemblea nella giornata di Giovedì 9 febbraio, dove saranno affrontate tematiche inerenti alle problematiche organizzative del P.O. per la Salute di Gemona del Friuli.
Alla luce di quanto esposto dalla Segreteria Territoriale NurSind di Udine e dagli Infermieri ed operatori sanitari del P.O. per la Salute di Gemona del Friuli ci chiediamo:
E' mai possibile che ancora oggi le Direzioni delle Aziende continuano a perseguire la linea degli antichi Romani, “Dividi Et Impera”?
E’ mai possibile che ancora oggi il dipendente, o si trova in linea con il management Aziendale, oppure viene “CASSATO?
E’ mai possibile che ancora oggi un Coordinatore Infermieristico venga tagliato dopo soli sei (6) mesi di attività, senza che abbia avuto la possibilità di lavorare in modo sereno?.
Forse ci credono degli stolti se ci poniamo tutte queste domande, che probabilmente in alcuni casi, non troveranno la risposta.
Ma noi, Infermieri, Infermieri Coordinatori, crediamo nel nostro lavoro, perchè non è mai troppo tardi o troppo presto, per quello che vogliamo essere.
Leggi il comunicato stampa della Segreteria Territoriale NurSind Udine, qui.
Leggi la lettera del personale sanitario del P.O. per la Salute di Gemona del Friuli, qui.