Protesi al seno infette: assolti medici ed infermiere che si finse anestesista
Due medici ed un infermiere sono stati assolti da violenza privata, lesioni gravi e dolose ed infine abuso della professione di anestesista, sono stati assolti per la querela presentata tardivamente rispetto all’accaduto.
(da il Giorno)
I fatti
Brescia 2011, la donna, si era sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva, in una clinica privata.
In seguito si era sottoposta ad un secondo intervento, per un ritocco al seno, che suo avviso, era malfatto. Questo secondo intervento era stato eseguito in una Clinica dentistica dove di praticava anche chirurgia estetica.
Ad operare la donna il direttore sanitario, assistito da un medico e da un infermiere che avrebbe sedato la donna, somministrando l’anestesia alla paziente.
Nel 2013, la donna si reca all’ospedale Civile di Brescia, per sopraggiunti problemi, dovuti alle protesi.
Alla paziente viene diagnosticata un’infezione, dovuta alle protesi ai seni, per una inadeguata profilassi antibiotica.
Quanto accorso, fa cadere la vittima, in uno stato depressivo profondo, visto anche il cospicuo finanziamento contratto per sostenere gli interventi di protesi al seno, poi estratte.
Nel 2014 la signora si decide a presentare querela, in seguito al diniego della Clinica Dentistica di fornirle la cartella clinica richiesta.
I tre, medici ed infermiere finiscono sotto processo, le accuse sono gravi, da lesioni dolose ad abuso della professione, e per loro erano stati chiesti dai due anni ai due anni e tre mesi di carcere.
A sorpresa però, vengono completamente scagionati.
Assolti perché, per la Corte, presieduta dal giudice Anna Di Martino, la querela della donna, fatta nel marzo 2014, era tardiva rispetto all’intervento eseguito.
Ph credit: miolegale.it; chirurgiaestetica