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70.000 Euro ai 120 infermieri rappresentati da NurSind Pordenone sono dovuti. Il CRO deve solo attuare la sentenza

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La Redazione
Pubblicato il: 23/02/2020 vai ai commenti

AttualitàFriuli Venezia Giulia

Ultimatum di 120 infermieri rappresentati dal sindacato NURSIND, all’Istituto di ricerca CRO di Aviano (PN). Il Segretario NURSIND Pordenone Gianluca Altavilla dichiara: …il tempo è scaduto! Hanno tempo fino al 16 luglio, per l'applicazione della sentenza emessa nel 2017 dal tribunale del lavoro di Pordenone su riposi e pause e sulla illegittima decurtazione dei primi 10 minuti di straordinario. Su richiesta NURSIND Pordenone è stata fissata una nuova udienza con l’azienda CRO a metà luglio dal giudice del lavoro Angelo Riccio Cobucci, con l'invito alle parti a trovare un accordo. Gli infermieri chiedono l'applicazione della sentenza n.57/2017 che ha dato loro ragione per una controversia nata nel 2016 e sollevata dal Nursind…”

Infatti il CRO di Aviano per gli infermieri decurtava in automatico dall’orario di lavoro effettuato la pausa di 10 minuti a prescindere dal fatto che venisse effettivamente fatta.

NURSIND Pordenone  ha sempre chiesto di attuare sistemi di riscontro tangibili, come la timbratura, che consentono di verificare il reale godimento della  pausa. L’abuso perpetrato dal CRO aveva ripercussione  diretta sul salario degli infermieri, ai quali non  venivano mai calcolati i primi dieci minuti di straordinario.

"La sentenza 57 del 2017 – sottolinea Gianluca Altavilla Nursind Pordenone - ha accertato e dichiarato l'illegittimità e l'inefficacia di queste previsioni, con conseguente disapplicazione delle disposizioni previste sui i riposi e le pause per la decurtazione dei primi dieci minuti di lavoro. La Sentenza, però non è stata recepita totalmente dall’azienda CRO, solo in parte è stata applicata dal1 gennaio 2019, nonostante due ingiunzioni di attuazione che il Nursind, già nel 2017 aveva depositato. L’azienda CRO è stata condannata al pagamento di 70.000 euro corrispondenti alle ore ingiustamente decurtate sino a dicembre 2017."

Il CRO aveva chiesto la sospensiva, respinta nell'udienza del 18 ottobre 2018. In tale pronuncia il giudice ha ribadito l'indiscutibilità delle somme dovute pregresse e future e ordinato una conciliazione delle parti.

Senza accordo, il 16 luglio la sentenza sarà definitiva per il pagamento dovuto agli infermieri.

«Un assurdo nell'assurdo - ha commentato il segretario provinciale del Nursind Gianluca Altavilla -: nel 2018 un'azienda pubblica non ottempera a una sentenza, ne perde un'altra per mancata applicazione e annuncia che farà ricorso, buttando via soldi dei contribuenti. Torto su torto. Ci auguriamo che la nuova direttrice generale Francesca Tosolini chiuda il capitolo, accettando la cessazione della lite. Auspichiamo - ha concluso il segretario provinciale del sindacato delle professioni infermieristiche - che questa nuova direzione rappresenti l'inizio di una rinascita per l'istituto, che in questi anni è andato avanti grazie alla buona volontà dei professionisti e non alla progettualità dei gestori, visti i risultati».