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NurSind Lombardia chiede alla Regione misure straordinarie a sostegno degli infermieri e del personale sanitario

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La Redazione
Pubblicato il: 31/03/2020 vai ai commenti

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Il Coordinamento Regionale NurSind Lombardia ha chiesto, a Regione Lombardia, l’adozione di misure straordinarie a sostegno degli infermieri e del personale sanitario delle ASST e delle altre strutture sanitarie, pubbliche e private.

“Gli infermieri e gli altri operatori sanitari sono impegnati, in questa emergenza COVID-19, a 360 gradi - riferisce il Coordinatore Regionale NurSind Lombardia, Donato Cosi - e affrontano turni impossibili, stress emotivi inimmaginabili e rischio di contrarre la malattia di gran lunga superiore al cittadino medio. Sono sempre loro, infatti, i primi ad affrontare disagi, compiere sacrifici e fronteggiare le varie minacce alle quali sono quotidianamente esposti. Sicuramente apprezzeranno tutti i ringraziamenti loro rivolti da cittadini e dirigenti, ma crediamo che stavolta i ringraziamenti non bastino più.

La richiesta, formalizzata in data 30 marzo dal Coordinamento Regionale NurSind Lombardia, contiene:

a) il riconoscimento di indennità di malattie infettive a tutti quei professionisti che prestano servizio a contatto diretto con persone contagiate;

b) il riconoscimento di indennità di area critica a tutti i colleghi che sono stati reclutati nelle sub/terapie intensive e Pronto Soccorso;

c) il riconoscimento di una maggiorazione oraria (35 €/ora) per tutto le ore di lavoro eccedenti la normale programmazione che si sono rese necessarie per affrontare l’emergenza.

Contestualmente viene risollecitata la richiesta, già fatta sia a febbraio che a marzo, di:

1) l’assunzione immediata di infermieri e personale di supporto in numero adeguato all’elevato carico assistenziale per garantire la corretta assistenza, la sicurezza degli operatori e delle persone assistite;

2) la garanzia di una corretta dotazione di DPI (facciali filtranti FFP2 e FFP3, calzari, tute protettive, camici impermeabili monouso, guanti, visiere) atti a tutelare i lavoratori e i cittadini;

3) l’esecuzione del test (tampone) a tutti gli operatori sanitari impegnati quotidianamente nelle strutture sanitarie.