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Bonus Covid Lazio. Il nuovo accordo una mancetta di 370 euro per gli Infermieri in terza fascia. Protesta del NurSind il 1° Luglio

 

di Marco Piergentili e Stefano Barone, segretario territoriale NurSind Roma e membro del Direttivo Nazionale

 

In data 12 giugno è stato "rivisto" l’accordo tra regione Lazio e sindacati firmatari del CCNL relativo all'ormai famoso riconoscimento economico previsto per gli Infermieri e operatori sanitari impegnati nella lotta al COVID-19. Una vera e propria lotta contro una pandemia che più volte ha messo a dura prova la resistenza e l'efficacia del Nostro SSN già fortemente provato, in particolare nell'ultimo decennio, da politiche scellerate di tagli in numero di investimenti economici e risorse umane.

Il precedente accordo datato 11 aprile 2020, infatti riservava, dopo diverse bozze circolate nei giorni precedenti alla sottoscrizione a mo di correttivo e improvvisa aggiunta, il suddetto riconoscimento, sulla base dei fondi stanziati ai sensi dell’art.1 comma 1 del D.L. 18/2020 pari a 24.205.615 €, al personale infermieristico e agli operatori sanitari impiegati nelle unità operative covid attraverso la definizione di una fascia A che comprendeva, per l'appunto, il personale in servizio presso reparti ritenuti ad alto rischio per i quali veniva stabilita una premialità pari a 1000 € e una fascia B che comprendeva invece  tutti coloro che hanna prestato o prestano servizio presso unità operative considerate a rischio medio per la quale la cifra raggiunge i 600 €.

NurSind Roma sin da subito ha immediatamente contestato tale accordo che di fatto, ed è bene ricordarlo, escludeva il resto dei professionisti infermieri  e Operatori Sanitari impiegati nel privato, nel privato a vario titolo convenzionato nel SSN regionale (vedi ad esempio Ares118), i colleghi malati – circa l’80% - e infine tutti quei colleghi  che pur non operando in strutture direttamente deputate alla cura di pazienti affetti da Sars-CoV-2, si sono ritrovati costretti in egual modo a lavorare in situazioni delicate, spesso con il rischio del contagio dietro l’angolo e/o addirittura costretti a tenere lontani i propri affetti più cari per paura di trasmettere il virus. L'O.S NurSind ha sempre sostenuto vivamente l’idea che qualora si volesse davvero riconoscere un incentivo economico ai professionisti per essersi contraddistinti in questo eccezionale periodo pandemico allora questo avrebbe dovuto riguardare tutti gli Infermieri e Operatori Sanitari.

Con una nota datata 3 giugno 2020, Prot. SR 2/20, indirizzata all’assessore  Alessio D’amato veniva chiesto a tal proposito un confronto diretto, propositivo e costruttivo finalizzato alla revisione e idonea valutazione di quanto sottoscritto nell’accordo dell’11 aprile scorso. Ad oggi purtroppo non solo non  risulta pervenuta nessun risposta da parte del Governatore della Regione Lazio e dell'assessore alla Salute in merito alle Ns richieste ma  l’imminente accordo tra gli organi della regione e le O. S. S. firmatarie del CCNL ha modificato nuovamente le condizioni.

L’accordo, infatti, prevede un’aggiunta per coloro che hanno già goduto del riconoscimento economico per “l’impegno” nelle modalità stabilite in data 11 aprile e precedente descritte per le fasce A e B rispettivamente di 100 e 200 euro senza decurtazione alcuna mentre istituisce sostanzialmente una terza fascia a cui appartengono il resto degli Infermieri e Operatori Sanitari del SSN regionale impiegati nel pubblico. Per questi è previsto un corrispettivo di 370 €, per il periodo compreso tra il 10 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, calcolato in base alla rendicontazione del personale dipendente afferente al CCNL comparto sanità pubblica, presente alla data del 30 aprile 2020. L’importo viene retribuito in toto per gli operatori che hanno prestato servizio nel suddetto periodo per almeno 20 giorni e in modo proporzionale qualora i giorni in cui si è prestato servizio siano inferiori.

Se da una parte questo nuovo accordo può apparire come una conquista per l’estensione della premialità verso la quasi totalità degli Infermieri , dall’altra nel continuare a dimenticare completamente alcuni colleghi, la categoria infermieristica che sotto il profilo dell’immagine, da questa pandemia, ne esce rafforzata, ancora una volta si ritrova decisamente illusa per l’ennesima mancetta riservata a coloro che rappresentano la spina dorsale del SSN e per la quale da troppo tempo la politica riserva un ruolo marginale e di ambiguità tale da non permettere all’intera categoria di affermare la propria autonomia professionale.  Anche per questo motivo tutte le segreterie NurSind del Lazio hanno deciso di protestare sotto la regione il 1 luglio prossimo.