La cefalea cronica. Approvata la legge che la riconosce come malattia sociale. Ecco cosa prevede
E’ stato approvato in via definitiva in Senato, il disegno di legge che riconosce la cefalea come malattia sociale.
Per l'Organizzazione mondiale della sanità la cefalea cronica è tra le 10 cause al mondo disabilità, e la terza malattia per frequenza. In Italia ne soffrono circa 1 milione di persone, nelle forme primarie e, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non colpisce solo gli anziani. Al contrario, la cefalea si manifesta proprio durante l'età in cui un essere umano è più produttivo, ossia tra i 25 e i 44 anni.
L’OMS riconosce l'emicrania come una malattia neurologica invalidante che riduce la qualità di vita dei pazienti. Per la sua diffusione e il suo carattere disabilitante, l'emicrania può essere considerata una vera e propria malattia sociale con elevati costi economici, diretti (spese mediche, farmaci, ricoveri) e indiretti(perdita di produttività lavorativa, assenteismo). Se si considera che i pazienti emicranici sono costretti, a causa degli attacchi emicranici, a limitare gli impegni lavorativi e scolastici, come pure le attività sociali e familiari, si può facilmente comprendere come i costi indiretti (es. perdita di produttività) siano notevolmente superiori rispetto a quelli diretti. A questo elevato onere socio-economico va aggiunto l'impatto dei cosiddetti costi intangibili, che non possono essere misurati direttamente (come il dolore, l'ansia, etc.) e che incidono sulla qualità di vita del paziente.
Il testo di legge approvato
Il provvedimento, che consiste di un unico articolo, al comma 1 riconosce come malattia sociale la cefalea primaria cronica, a seguito dell'accertamento da almeno un anno nel paziente, mediante diagnosi effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e cura delle cefalee che ne attesti l'effetto invalidante (l'attestazione dell'effetto invalidante indica che la malattia è in grado di limitare o compromettere gravemente la capacità di far fronte agli impegni di famiglia e di lavoro).
Ai sensi del medesimo comma 1 le tipologie di cefalea che vengono riconosciute come malattia sociale sono:
alla lettera a), emicrania cronica e ad alta frequenza;
alla lettera b), cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;
alla lettera c), cefalea a grappolo cronica;
alla lettera d), emicrania parossistica cronica;
alla lettera e), cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione;
alla lettera f), emicrania continua.
Il comma 2 dispone che il Ministro della salute, con proprio decreto, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e previa intesa sancita in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuati, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, progetti finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea nelle forme elencate dal comma 1, nonché i criteri e le modalità con cui le regioni attuano i menzionati progetti.