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NurSind Torino. Senza congedi e didattica in presenza. Da eroi a dimenticati

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La Redazione
Pubblicato il: 08/03/2021 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

 

“Oggi, 8 marzo, è una giornata importante per le donne, ma le stesse donne impegnate da un anno senza sosta nella lotta contro il Covid hanno ricevuto l'ennesimo schiaffo dalle istituzioni”, a parlare è Giuseppe Summa, segretario territoriale NurSind Torino.

 Infermiere, donne e mamme completamente abbandonate e dimenticate nel caos normativo dove purtroppo la scuola ci sguazza.

I fatti riguardano l’ultima circolare del Ministero dell’Istruzione, che ha escluso dalla didattica in presenza i figli del personale sanitario e dei lavoratori indispensabili.

Già prima dell’ultima nota del Ministero, la scuola aveva mostrato una certa avversità nel permettere ai figli del personale sanitario la didattica in presenza, nonostante il “Documento  per  la  pianificazione  delle  attività  scolastiche, educative  e  formative in  tutte  le  Istituzioni  del  Sistema  nazionale di cui l’istruzione ”approvato  con  DM  26 giugno 2020, n. 39)

 lo prevedesse.

 

“A questo punto vengano gli insegnanti ad assistere i pazienti. Vengano gli insegnanti a vaccinare i cittadini. Stiamo ricevendo tantissimi dinieghi da parte delle scuole per la didattica in presenza dei figli del personale sanitario - sbotta Summa - sarebbe più semplice usufruire di ferie, congedi, malattie per stare con i propri figli, specie i più piccoli ma abbiamo enormi responsabilità come tutti dovremmo avere in questo momento. Quella degli infermieri non è l'unica categoria che manda avanti i servizi pubblici essenziali, ma sicuramente la più importante in questo momento”.

Conclude il sindacalista: “Gli infermieri non possono decidere se assistere i loro pazienti o abbandonare i loro figli a casa. Urgono interventi urgenti o mettiamo a rischio l'assistenza e una già complicata campagna vaccinale. Basta ping pong, tutti si assumano la propria responsabilità, dal Governo,  alla Regione alla scuola senza appigliarsi ad inutili cavilli”.