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Infermieri. Prende il via il rinnovo contrattuale. Ecco gli aumenti e le novità

E’ finalmente ai varchi di partenza il contratto che riguarda il comparto sanità.

Dopo l’avvio primaverile riservato ai dipendenti dei ministeri, stavolta tocca agli infermieri ed ai professionisti sanitari del comparto, il rinnovo contrattuale riguarda il triennio 2019.-21.

Dopo l’avvio delle trattative, è pronto per la bollinatura della Ragioneria generale, l’atto di indirizzo delle Regioni.

 

Cosa prevede la bozza dell’atto di indirizzo delle regioni

La bozza, così come riporta il Sole 24 ore, contiene alcune novità, sia nella parte economica che in quella normativa.

Per la parte economica, per il comparto sanità è stato stanziato 1 milardo e 16 milioni di euro a decorrere dal 2021, mentre per gli arretrati, ci sono rispettivamente 301 mili0ni di euro per il 2019 e 466 milioni di euro per il 2020.

Il calcolo pro-capite equivale ad un aumento lordo di 90 euro mensili, ai quali vanno ad aggiungersi i 335 milioni di euro stanziati per l’indennità di specificità infermieristica, previsti dalla legge 178/2020.

 

Relativamente alla parte normativa, è previsto un intervento sulla classificazione del personale, rafforzando specifici ruoli e posizioni non dirigenziali.

Secondo quanto riportato sulla bozza, il nuovo contratto dovrà rivedere l’architettura degli incarichi, prevedendo una struttura piramidale, con individuazione di un livello di incarichi più elevato da destinare alle posizioni che richiedano un’alta specializzazione e più elevati livello di autonomia e responsabilità gestionale, professionale e amministrativa.

La bozza affronta ancora il tema delle progressioni economiche, in cui si chiede di valorizzare maggiormente le competenze sviluppate all’interno del SSN.