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Brunetta su indennità: ‘Gli infermieri possono aspettare’. NurSind Piemonte pronto allo sciopero

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La Redazione
Pubblicato il: 22/12/2021 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

Un’ altro natale in prima linea per gli infermieri, stanchi e provati sul piano psicologico oltre che fisico, decimati maggiormente rispetto alle altre volte, dai sospesi, dai contagiati, da chi ha deciso di lasciare questo lavoro , dalle mutue di gente che non ce la fa più, oltre alle mancate assunzioni.

“Situazione estrema, siamo di meno con un carico aumentato rispetto alle altre volte per via del lavoro sui tamponi e sui vaccini che necessitano di essere portati avanti. Non abbiamo una vita da due anni e ancora non è finita. Questa incertezza, improvvisazioni e modo di operare incidono in maniera importante sulle nostre teste e sulle nostre motivazioni”, lo racconta Francesco Coppolella, coordinatore regionale NurSind Piemonte.

Continua il sindacalista: “Salteremo nuovamente le nostre ferie, lasceremo le nostre famiglie , i nostri figli e i nostri genitori mentre il parlamento non è ancora riuscito a darci, l’indennità specifica, gli 80 euro lordi al mese promessi già nella finanziaria del 2020 e che dovevano essere dati già a partire dal 2021. Non è solo una questione di soldi ma di riconoscimento che non vi è stato”.

Coppolella evidenzia come sia rammaricato dalla sufficienza con la quale il ministro Brunetta ha detto in parlamento che gli infermieri possono aspettare : “Vergognosa oltre che poco dignitoso,  Mancanza di rispetto e di poca attenzione verso una categoria che ha dato l’anima, il cuore e anche la vita e ancora oggi ne sta dando prova”

NurSind lamenta inoltre, il modus operandi di una amministrazione che, sul momento rimette a posto le cose come se non dovesse più accadere e non si preoccupa di scrivere un piano da poterle mettere in atto al ripresentarsi della situazione.

“Seppur con meno ricoveri attualmente, ci troviamo invece ogni giorno, come sempre, ad assistere a provvedimenti che sembrano essere stati presi al momento , al contestuale presentarsi della situazione o all’evoluzione della stessa. Non era prevedibile non è una cosa che si può ancora accettare. Ci spiace - conclude Francesco Coppolella, ma se questa legge di bilancio non darà un segnale di attenzione questa volta chi governa si assumerà la responsabilità di uno sciopero che fermerà gli infermieri di tutta Italia e non si potrà certo dire che gli infermieri non sono stati pazienti. La disponibilità non sarà più la stessa perché in cambio abbiamo ricevuto solo parole al vento”.