Iscriviti alla newsletter

Operatori sanitari: al via l’indagine su carenza e criticità

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 26/09/2024 vai ai commenti

AttualitàGoverno

La situazione dei professionisti sanitari in Italia è ormai una questione urgente, che richiede l'attenzione e l'impegno di tutte le istituzioni. Il loro ruolo, già fondamentale nel garantire il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è diventato ancora più critico negli ultimi anni, a causa delle crescenti difficoltà che si trovano ad affrontare. Dall'aumento delle aggressioni al personale, alla cronica carenza di organico, fino alla mancata valorizzazione economica e professionale, i "camici bianchi" sono oggi protagonisti di un dibattito politico e sociale di primaria importanza.
Proprio per rispondere a queste sfide, ieri la Commissione Affari sociali della Camera ha dato il via libera, con voto unanime, a un'indagine conoscitiva sugli operatori sanitari. “È arrivato il momento di affrontare con massima attenzione e consapevolezza tutti i problemi che riguardano i professionisti sanitari, colonna portante del nostro sistema sanitario”, ha dichiarato Ugo Cappellacci, presidente della XII commissione di Montecitorio. "Sono questioni fondamentali che non possono più essere rimandate, e che saranno al centro dell'indagine conoscitiva avviata oggi". Il presidente ha sottolineato come questo sia un atto dovuto, una risposta concreta al grido di aiuto di chi, con sacrificio e dedizione, si prende cura della salute dei cittadini.

Carenza di personale e aggressioni: un sistema sotto pressione
Al centro del dibattito politico, le condizioni di lavoro degli operatori sanitari sono sotto pressione ormai da anni, con la pandemia che ha fatto emergere in modo drammatico le carenze strutturali di un sistema spesso inefficiente. La mancanza di personale qualificato è uno dei problemi più gravi. "Le professioni sanitarie, soprattutto a seguito della pandemia, sono al centro del dibattito politico per la carenza di personale", si legge nel testo che introduce l'indagine. La situazione è resa ancor più complessa dalla scarsa attrattività della professione, che rende difficile il ricambio generazionale e l'inserimento di nuove leve. In molti casi, i salari sono inferiori rispetto a quelli percepiti in altri Paesi europei, aggravando ulteriormente il problema.
Non si tratta solo di medici e infermieri: "La carenza di personale riguarda tutti i settori delle professioni sanitarie e colpisce tutta l'Italia", ha sottolineato Cappellacci. Tuttavia, nelle aree interne del Paese, questa carenza si trasforma in una vera e propria "desertificazione sanitaria", rendendo difficile, se non impossibile, garantire un accesso adeguato ai servizi di cura e assistenza.

Gli obiettivi dell’indagine conoscitiva
L’indagine, che si concluderà entro il 31 gennaio 2025, ha come obiettivo principale quello di approfondire in modo dettagliato le problematiche legate al personale sanitario. In particolare, verranno esaminati:

  • I numeri degli iscritti agli Ordini professionali, analizzati per genere ed età;
  • Le specifiche carenze di personale in diverse aree del Paese;
  • Le soluzioni da adottare per affrontare queste criticità.

L'indagine prevede audizioni con rappresentanti degli Ordini professionali, del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni, dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), oltre a rappresentanti sindacali e docenti universitari esperti della materia. Saranno inoltre effettuate missioni sul territorio per verificare direttamente le condizioni di lavoro nelle zone più critiche.

Aggressioni e sicurezza: un problema crescente
Un altro tema di rilevante attualità è quello delle aggressioni al personale sanitario, un fenomeno in preoccupante aumento negli ultimi anni. La pandemia ha esasperato tensioni già latenti, trasformando spesso gli operatori in bersagli di frustrazione e rabbia. "I professionisti sanitari si trovano fortemente vessati, sia per la enorme carenza alla quale si deve far fronte, che per la inaccettabile escalation di violenza che stanno subendo", ha dichiarato Marta Schifone, deputata di Fratelli d'Italia e membro della Commissione Affari sociali.
In molti ospedali e strutture sanitarie, il rischio di aggressioni fisiche e verbali è ormai una costante. La necessità di garantire condizioni di lavoro più sicure e dignitose non è più rinviabile. "Con questa iniziativa parlamentare vogliamo dare loro voce, raccogliere le loro istanze e fare un'analisi qualitativa e quantitativa", ha aggiunto Schifone. L’obiettivo finale è quello di trovare soluzioni legislative che possano rendere la professione sanitaria più attrattiva e sicura, contrastando un fenomeno che mina non solo la serenità degli operatori, ma anche la qualità dei servizi offerti ai cittadini.