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Gli infermieri non raccomandano il proprio ambiente di lavoro. Ecco perché

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/04/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Gli infermieri dei pronto soccorso non raccomandano il proprio ambiente di lavoro, come evidenziato da uno studio qualitativo basato sull'analisi di 142 risposte aperte raccolte tramite un questionario. Il focus principale del sondaggio era la domanda: "Consiglieresti il tuo luogo di lavoro come un buon posto dove lavorare?"

Le crescenti evidenze sulla qualità degli ambienti di lavoro nei reparti di pronto soccorso (ED) e sui risultati lavorativi dei clinici suggeriscono che i pronto soccorso ospedalieri siano un ambiente di lavoro meno attraente per i clinici rispetto ad altri contesti di cura acuta. Circa 1 infermiere del pronto soccorso su 3 è insoddisfatto del proprio lavoro, il 53% segnala un alto livello di burnout e quasi la metà intende lasciare il proprio lavoro nel prossimo anno. In media, gli infermieri del pronto soccorso danno valutazioni significativamente peggiori dei loro ambienti di lavoro e dei livelli di personale rispetto ai colleghi delle unità di degenza. Altre evidenze dimostrano un'associazione tra i cattivi ambienti di lavoro nei ED e l'intenzione degli infermieri di pronto soccorso di lasciare il lavoro. Mentre i datori di lavoro faticano a reclutare e trattenere infermieri in tutti i contesti di cura, vi è un forte impulso a identificare strategie di ritenzione per gli infermieri del pronto soccorso, dato che quasi il 50% delle cure basate in ospedale ha inizio nel ED.

 

Questo studio, che ha esaminato le risposte di infermieri impiegati nei pronto soccorso ospedalieri di New York e Illinois, mirava a comprendere le ragioni di questa mancata raccomandazione. I risultati rivelano molteplici fattori critici: carenze di personale infermieristico e di supporto, una gestione dell'unità non reattiva alle preoccupazioni per la sicurezza, la percezione di condizioni di lavoro insicure e di qualità delle cure compromesse, nonché esperienze di violenza sul lavoro che coinvolgono sia i pazienti che il personale clinico e di sistema. Inoltre, molti infermieri segnalano di sentirsi sottovalutati e insoddisfatti, spesso costretti a fornire cure subottimali in un ambiente lavorativo non sicuro.

I risultati sollecitano una riflessione critica e azioni concrete da parte dei datori di lavoro per migliorare la ritenzione degli infermieri, soprattutto considerando che quasi il 50% delle cure ospedaliere inizia nei pronto soccorso. L'obiettivo è chiaro: creare strategie efficaci per rendere questi ambienti non solo più sicuri, ma anche più valorizzanti e soddisfacenti per il personale infermieristico.

da: Muir KJ, Merchant RM, Lasater KB, Brooks Carthon JM. Emergency Nurses’ Reasons for Not Recommending Their Hospital to Clinicians as a Good Place to Work. JAMA Netw Open. 2024;7(4):e244087. doi:10.1001/jamanetworkopen.2024.4087