Pronto Soccorso Ciriè: calci e pugni a infermiere, poi denuncia sanitari per sequestro di persona

Ciriè, Via Battitore - Una serie di eventi tumultuosi ha scosso il contesto del Pronto Soccorso dell'ospedale di Ciriè la scorsa settimana, con una vicenda che ha visto un giovane di 30 anni, residente a Caselle, protagonista di un'aggressione al personale sanitario e successive accuse legali contro di loro.

La vicenda ha avuto luogo quandoil trentenne, in preda a una crisi personale aggravata dall'alcol, ha deciso di recarsi al pronto soccorso temendo per la propria salute. L'incontro con il personale medico, tuttavia, è degenerato rapidamente: secondo i rapporti, il giovane avrebbe iniziato a discutere con un medico, scatenando una violenta reazione che ha visto l'aggressione fisica nei confronti di un infermiere preso a calci e pugni e il morso a una dottoressa intervenuta nel tentativo di sedare gli animi.

Quattro persone sono state necessarie per contenere la furia del ragazzo, che è stato successivamente denunciato per lesioni e interruzione di pubblico servizio.

Intervento delle Forze dell'Ordine e Contro-Denuncia

I carabinieri della compagnia di Venaria Reale sono intervenuti prontamente, ma ciò non ha placato gli animi. Al contrario, il giovane ha poi denunciato il personale per sequestro di persona e lesioni, sostenendo di essere stato immobilizzato e sedato, risvegliandosi ore dopo in stato confusionale e dolorante.

Un Contesto di Violenza Ricorrente

Questo episodio si aggiunge a una preoccupante serie di eventi simili verificatisi presso la stessa struttura. Solo a marzo, un detenuto di 52 anni sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio aveva aggredito due agenti della polizia penitenziaria durante un tentativo di somministrazione di un trattamento farmacologico.

Prossimi Passi Giudiziari

La questione è ora nelle mani della Procura di Ivrea, che dovrà dipanare la complessa rete di accuse e difese per stabilire la dinamica degli eventi e attribuire le responsabilità.