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Assunzioni di nuovo personale o sarà sciopero. NurSind Ascoli Piceno sul piede di guerra

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 02/05/2024 vai ai commenti

MarcheNurSind dal territorio

Il 30 aprile 2024 ha segnato una data cruciale per i lavoratori del settore socio-sanitario di Ascoli Piceno, con una riunione online che ha messo a nudo le tensioni tra la dirigenza e il personale. L'incontro ha visto la partecipazione di figure chiave tra cui Maurizio Pelosi, segretario territoriale di NurSind Ascoli Piceno, e altri rappresentanti eletti nelle liste di NurSind e USB.

La riunione è stata inaugurata con i saluti di Maurizio Pelosi e Mauro Giuliani, i quali hanno subito passato la parola agli Operatori Socio Sanitari (OSS) e agli infermieri, permettendo loro di esprimere le criticità che hanno spinto a richiedere l'intervento sindacale. "La presenza di soli due OSS per tre reparti durante i turni notturni minaccia la qualità e la sicurezza del servizio, compromettendo la dignità di lavoratori e pazienti", ha affermato Pelosi.

Durante l'assemblea, è emerso un marcato disaccordo rispetto alle affermazioni della dirigenza dell'AST AP, che sosteneva di aver condiviso i piani di riorganizzazione con il personale OSS. Tuttavia, numerosi interventi hanno apertamente negato questa dichiarazione, evidenziando una comunicazione deficitaria e mettendo in dubbio la trasparenza dell'azienda.

"Mentre alcuni delegati RSU sembravano allineati con le posizioni aziendali, la verità è venuta a galla e il bluff della dirigenza si è rivelato esattamente come immaginavamo", ha dichiarato Pelosi, aggiungendo che le misure proposte rappresentano non un miglioramento, ma una svalutazione del lavoro dei professionisti sanitari.

Un punto particolarmente controverso è stata la proposta del modello di lavoro 3x2, vivacemente respinta dal sindacato. Pelosi ha esplicitamente criticato questa mossa, sottolineando come si traduca in tagli ai servizi e aumento del carico lavorativo, mettendo a rischio la qualità dell'assistenza, soprattutto in reparti ad alta complessità assistenziale come Cardiologia/Riabilitazione.

Il sindacato, esprimendo la voce collettiva dei lavoratori, ha chiesto il ritiro della proposta e ha minacciato ulteriori azioni di protesta, incluso lo sciopero, se non verranno assunti nuovi personale per colmare le carenze esistenti. "Non indietreggeremo di un millimetro: continueremo con determinazione la nostra battaglia fino a quando non verranno assunte nuove risorse", ha concluso Pelosi, delineando un futuro di continua lotta per i diritti dei lavoratori nel settore.