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Dall’infermiere circolante allo strumentista. Chi sono gli infermieri del blocco operatorio

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La Redazione
Pubblicato il: 19/02/2024 vai ai commenti

Nursing

Dentro il blocco operatorio” è la nuova rubrica di InfermieristicaMente, a cura di Paolo Filesi, infermiere.

Approfondisci la complessità della professione infermieristica attraverso la nostra nuova rubrica giornalistica.

Esplora l'ambiente dinamico del Blocco Operatorio e analizza le storie di infermieri che operano in condizioni impegnative, offrendo un'assistenza cruciale durante le procedure chirurgiche. In un contesto caratterizzato da tecnologia avanzata e tempi serrati, gli infermieri assumono un ruolo centrale nell'assistenza pre, intra e post-operatoria.

La nostra rubrica offre un'analisi dettagliata delle competenze e delle responsabilità necessarie per svolgere efficacemente questa funzione essenziale nel contesto ospedaliero.

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Come tutti sappiamo il Blocco Operatorio è il cuore economico di un ospedale.

Ma cos’è e com’è strutturato un Blocco Operatorio? Il Blocco Operatorio è l’unità operativa, di un Ospedale o casa di cura, costituito da locali e strutture necessario per l’attività chirurgica.

Esso contiene vari locali tra cui:

  • Le sale operatorie
  • Locali per la fase preoperatoria
  • Sala risveglio
  • Locali di lavaggio e vestizione dell’equipe chirurgica
  • Zone filtro
  • Depositi per i device e strumentario chirurgico

Inoltre, il blocco operatorio è sede di lavoro per vari professionisti, tra cui gli infermieri di Sala Operatoria.

La prima figura infermieristica che idealizziamo nella nostra mente appena pensiamo alle Sale Operatorie e l’infermiere Strumentista, ma in realtà esistono tre ruoli infermieristici in questa sede:

  • Infermiere di sala o “circolante”: è l’infermiere adibito alla preparazione ed alla disposizione della sala operatoria per ogni intervento previsto nel programma operatorio.

Svolge funzione di supporto all’infermiere strumentista ed anche all’infermiere di anestesia.

Esso è adibito alla verifica della documentazione clinica e all’identificazione del paziente e dell’intervento, alla verifica dello strumentario, al posizionamento del paziente sul lettino operatorio, alla tricotomia e alla rimozione e conservazione di vari monili (braccialetti, collane), ed inoltre, è protagonista principale con l’infermiere strumentista alla conta delle garze e dei taglienti (aghi e bisturi).

L’infermiere circolante è il collante, scusate il gioco di parole, dell’intero intervento, un ruolo centralissimo ed importantissimo.

 

  • Infermiere di Anestesia: è l’infermiere che, supportando l’anestesista, si occupa della parte anestesiologica.

Esso è adibito al controllo dei consensi informati con l’infermiere di sala, verifica il funzionamento dei device anestesiologici, prepara i farmaci necessari all’anestesia specifica per ogni tipo di intervento, monitora il paziente nei vari step dell’intervento, collabora con l’anestesista nella fase del risveglio.

In molte realtà, ahimè viziose, questa posizione infermieristica non esiste ed è sopperito dall’infermiere di sala andando a discapito dell’intero servizio ma soprattutto del paziente.

 

  • Infermiere Strumentista: è la figura infermieristica che, in collaborazione ai chirurghi, è parte attiva dell’intervento chirurgico gestendo, con sicurezza e prontezza, i device e i ferri chirurgici richiesti.

Secondo l’imaginario collettivo, erroneamente, questa figura viene considerata semplicemente un “passa-ferri”, ma in realtà non è proprio così.

Lo strumentista è il garante della sterilità: è responsabile della corretta esecuzione del lavaggio mani dell’equipe, è responsabile del corretto posizionamento dei DPI (camici, mascherine, guanti, ecc…), è responsabile della qualità e dell’integrità di tutto lo strumentario chirurgico a disposizione ed è il titolare dell’allestimento del tavolo operatorio e della teleria chirurgica.

Inoltre, deve avere una certa abilità sociale ed emotiva per poter gestire lo stress e la tensione che si può accumulare durante l’intervento chirurgico da parte degli operatori, a volte deve saper sdrammatizzare le situazioni in corso o comunque deve saper allentare la tensione con i giusti tempi e i giusti modi.