La scala di Braden all'ammissione come predittore precoce della mortalità tra i pazienti con COVID
La Braden Scale (BS)*, comunemente usata per la valutazione del rischio di ulcere da pressione, è stata recentemente proposta per identificare la fragilità, come utilità predittiva per la previsione della mortalità intraospedaliera nei pazienti affetti da Covid 19.
L'età avanzata e le malattie mediche croniche come ipertensione, diabete, malattie cardiache croniche, obesità e storia di cancro sono state riconosciute come i principali fattori di rischio per la mortalità nei pazienti COVID-19 (Grasselli et al., 2020; Guan, Liang, et al ., 2020; Guan, Ni, et al., 2020; Liang et al., 2020; Onder, Rezza e Brusaferro, 2020; Richardson et al., 2020; Yang et al., 2020; Zhou et al., 2020 ).
La fragilità è uno stato di maggiore vulnerabilità ai fattori di stress e diminuzione della riserva funzionale (Arendts et al., 2017; Jia et al., 2020; Walker et al., 2018) derivante dall'interazione del progressivo declino correlato all'età nei sistemi fisiologici con malattie. Precedenti studi hanno dimostrato che la fragilità è un predittore indipendente di esiti avversi nelle malattie croniche e acute (Clegg, Young, Iliffe, Rikkert e Rockwood, 2013; Guan, Ni, et al., 2020). Recentemente, la fragilità è stata identificata come un fattore predittivo di prognosi infausta (cioè mortalità intraospedaliera o ricovero in terapia intensiva), anche in pazienti ospedalizzati con COVID-19 (Bellelli, Rebora, Valsecchi, Bonfanti, & Citerio, 2020; Hewitt et al. , 2020; Labenz et al., 2020).
Da dicembre 2019, la pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova i sistemi sanitari in numerosi paesi a causa dell'ondata di pazienti gravemente malati che necessitano di ricovero in ospedale e cure di supporto. Dato il numero limitato di risorse, è di fondamentale importanza identificare semplici predittori prognostici che consentano decisioni tempestive per la gestione ottimale dei pazienti con COVID-19. Un potenziale predittore candidato è la scala di Braden (BS).
Il BS è un indicatore ampiamente utilizzato per prevedere gli eventi delle ulcere da pressione. Tuttavia, è anche raccomandato per l'uso come strumento di identificazione della fragilità, poiché esamina diversi fattori associati alla fragilità, come la funzione, la nutrizione e la cognizione (Cohen et al., 2012; Cooper, 2013; Jia et al., 2020 ; Sørensen, Abdullah, & Nielsen, 2019).
Precedenti studi in diverse popolazioni di pazienti ospedalizzati hanno dimostrato che la BS può essere associata a mortalità a breve termine in pazienti acuti, in particolare con BS ≤ 15 (Bandle et al., 2017; Jentzer et al., 2019; Rothman, Solinger, Rothman, & Finlay, 2012; Sundaram et al., 2017).
Uno studio volto a esaminare la BS come potenziale marker di fragilità nei pazienti affetti da COVID-19, definendo la sua associazione con la mortalità ospedaliera, è stato effettuato da un team dell'Azienda Usl Toscana Centro: gli autori operano nell'Unità di Medicina Interna dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze.
E’ stato condotto uno studio di coorte retrospettivo monocentrico valutando tutti i pazienti con infezione da SARS-CoV-2 ricoverati consecutivamente per un periodo di 2 mesi (dal 6 marzo al 7 maggio 2020) nei reparti generali COVID-19. I dati di valutazione demografica, clinica e infermieristica, inclusa la BS di ammissione, sono stati estratti dalle cartelle cliniche elettroniche
La scala di Braden è stata valutata in 146 pazienti (età media 74,7 anni; 52% maschi). Al momento del ricovero, 46 avevano una BS ≤ 15 e 100 pazienti avevano una BS > 15. La mortalità tra i pazienti con BS ≤ 15 era significativamente più alta rispetto ai pazienti con BS > 15 (45,7% vs. 16%; p < 0,001). All'analisi di regressione multivariata, aggiustando per potenziali fattori confondenti (età, scala di Barthel, malattia renale cronica, fibrillazione atriale e ipertensione), la BS al ricovero è rimasta inversamente associata al rischio di mortalità intraospedaliera (OR = 0,76; 95% CI [0,60 , 0,96]; p = .020).
E’ emerso quindi che la BS al ricovero potrebbe essere utilizzata come un semplice strumento predittivo, al letto del malato, in grado di identificare precocemente i pazienti, non ricoverati in reparti di terapia intensiva, affetti da COVID-19 con prognosi infausta che potrebbero beneficiare di interventi specifici e tempestivi.
*Scala di Braden