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Tavola rotonda: gli infermieri piemontesi nel nuovo Piano Socio Sanitario Regionale

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 20/09/2021 vai ai commenti

NurSind dal territorioPiemonte

Sabato 25 settembre, presso l’Hotel Principi di Piemonte di Torino, si terrà un’interessante tavola rotonda che tratterà temi strategici per la sanità piemontese.

Interverranno numerose personalità politiche e manageriali della sanità locale, come il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e altri (vedi comunicato stampa qui sotto).

Ho incontrato Francesco Coppolella, coordinatore regionale NurSind Piemonte, al quale ho rivolto qualche domanda.

Buongiorno, Francesco, cosa possiamo aspettarci dalla tavola rotonda di sabato prossimo?

Intanto bisogna dire che come NurSind, la più grande forza sindacale infermieristica italiana, vogliamo porci come autorevole forza propositiva e costruttiva senza ovviamente rinunciare alla lotta costante di denuncia delle criticità che affliggono la categoria.

In questo caso, abbiamo cercato di mettere insieme il mondo dell’infermieristica piemontese, coinvolgendo, oltre al NurSind che ha organizzato l’evento, gli ordini provinciali del Piemonte e la dirigenza. Ci aspettiamo intanto di essere ascoltati  da chi governa il Piemonte e la  sanità della nostra regione, che ringrazio per la disponibilità, ma non solo.

Riteniamo che la riorganizzazione della sanità piemontese, che passerà anche attraverso la scrittura del nuovo piano socio sanitario, non possa non prevedere un capitolo dedicato alla funzione infermieristica ma anche, fin da subito, costruire strutture e percorsi in grado di dare delle risposte alle innumerevoli criticità che necessitano di  essere affrontate.

L’emergenza COVID-19 ha reso evidente quanto l’infermiere sia una figura cardine del nostro sistema sanitario. Ecco, noi faremo anche delle proposte e ci aspettiamo delle aperture in tal senso.

Ci sarà presto un nuovo contratto nazionale, ci saranno nuove risorse dalla legge di bilancio e dal PNRR. Dobbiamo farci trovare pronti.

Personalmente mi aspetto che si avvii un percorso importante per costruire uno strumento che possa valorizzare e incentivare gli infermieri piemontesi dal punto di vista operativo, ma anche delle competenze e da un punto di vista gestionale.

Quali sono i principali problemi che affliggono la sanità piemontese e, di conseguenza, i cittadini piemontesi?

Credo che le principali difficoltà della nostra sanità siano comuni al resto del nostro paese ma provo ad elencarne qualcuna.

Il fabbisogno di personale è una piaga complicatissima da risolvere, anche perché non sono arrivate risposte importanti a livello nazionale, sia in termini di numero di posti messi a disposizione delle università sia in termini di rendere appetibile la professione. In questo contesto, una piaga nella piaga, risulta anche difficoltoso avere a disposizione  personale con competenze specialistiche.

Le evidenze, di cui abbiamo parlato molto in questi due anni, dimostrano come un rapporto infermiere-paziente che sale, aumenta la percentuale di mortalità e di complicanze nei pazienti. Difficile in questa situazione,  anche dare stabilità con un rischio di abbassare il livello qualitativo dell’assistenza.

Un’altra criticità più piemontese invece, riconosciuta da tutti, è la carenza di un sistema territoriale in grado di dare risposte adeguate agli attuali bisogni di salute dei cittadini (pazienti fragili, cronicità) e che spesso ricade sul servizio di emergenza e sui pronto soccorso aumentando a dismisura le giornate di ricoveri impropri, con posti letto sempre più insufficienti.

In questo caso, la figura dell’infermiere di famiglia potrebbe essere determinante.

Dobbiamo però essere in grado di utilizzare i fondi messi a disposizione dello stato per il Piemonte per l’assunzione di circa 750 infermieri a tempo indeterminato.

Quali sono le iniziative passate, presenti e future che il NurSind Piemonte ha messo in atto per sensibilizzare l’opinione pubblica?

Abbiamo fatto innumerevoli iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e non solo. Di infermieri e del ruolo degli stessi si è parlato tanto e se ne parla ancora ma non basta solo parlarne perché oggi non vedo una categoria entusiasta e motivata, anzi! E’ un momento particolare. In questi due anni sono successe e sono cambiate tante cose delle quali dovremmo saper far tesoro. Spero vivamente che chi ha responsabilità per farlo non perda l’occasione.

È possibile assistere alla tavola rotonda di sabato?

I posti sono purtroppo limitati in virtù delle norme legate all’emergenza COVID-19. È possibile partecipare in presenza solo prenotando presso le nostre segreteria fino ad esaurimento posti.

Tuttavia abbiamo previsto una diretta streaming sulla pagina Facebook di InfermieristicaMente, che ringrazio per la disponibilità, e su alcuni quotidiani on line regionali.

Sarà nostra premura comunicare e pubblicizzare i link preventivamente.

Benissimo. Ringrazio ancora Francesco Coppolella, per la sua disponibilità e vi diamo appuntamento a sabato 25 settembre.

Qui sotto il comunicato stampa odierno del NurSind Piemonte.

 

GLI INFERMIERI PIEMONTESI NEL NUOVO PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE

Se ne parlerà SABATO - 25.09.2021 ore 9.00-13.00 a Torino, presso l’Hotel Principi di Piemonte.

 

Il fabbisogno di personale infermieristico e i criteri per determinarli.

I concorsi a tempo indeterminato e l’ottimizzazione delle risorse.

Come trattenere le risorse esistenti e come incentivarne l’arrivo di altre.

L’emergenza urgenza, il sovraffollamento nei pronto soccorso e i posti letto, il ruolo strategico dell’infermiere.

L’infermiere di famiglia, risorsa indispensabile.

La valorizzazione delle competenze, formazione, ricerca e progetti.

Questi alcuni dei temi che saranno trattati nella tavola rotonda  con la partecipazione del Presidente della Regione Piemonte Alberto CIRIO , l’Assessore alla Sanità , Luigi ICARDI, il Direttore Generale dell’ ASL Città di Torino Carlo PICCO e le rappresentanze del mondo dell’infermieristica piemontese del sindacato degli infermieri NurSind, degli Ordini Provinciali (OPI) e della dirigenza infermieristica (SIDMI).

 

La scrittura del nuovo piano socio sanitario regionale non potrà non contenere un capitolo dedicato alla funzione infermieristica dichiara Francesco Coppolella, segretario Regionale del NurSind.

Valorizzare l’infermiere, figura cardine del nostro sistema sanitario, deve essere prioritario e strategico per rispondere ai bisogni di salute della popolazione. La pandemia lo ha reso evidente.

Ci aspettiamo che le forze di governo regionale, cosi come quelle di opposizione, con le quali avremo modo di confrontarci più avanti, non si lascino sfuggire questa occasione afferma Coppolella.

Con la legge di bilancio e il PNRR ci saranno nuove risorse e dobbiamo farci trovare pronti.

 

Il NurSind, come sempre, in qualità di sindacato, continuerà a combattere e a denunciare criticità che ogni giorno si verificano nei luoghi di lavoro ma si pone, nello stesso tempo, come autorevole forza sindacale infermieristica costruttiva e collaborativa.

Ora è importante fare ciò che serve ed è utile per la professione, investire sulla categoria altrimenti sarà difficile esserlo, concludono dal NurSind.