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Anticipo Tfs e Tfr, quando è possibile? Le regole per i dipendenti pubblici e privati

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 01/06/2023

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

È possibile richiedere un’anticipazione del TFR o TFS (dipendenti pubblici), qualora se ne abbia bisogno prima della fine del rapporto di lavoro?

Ma vediamo cosa sono il TFR, il TFS e le differenze tra dipendente pubblico e privato.

Il TFS è il trattamento di fine servizio che viene erogato al dipendente pubblico che cessa la sua attività al servizio della pubblica amministrazione. Se il dipendente è stato assunto a tempo indeterminato prima del 1 gennaio 2001 sarà in regime di TFS, se assunto a tempo indeterminato dopo tale data, invece, sarà in regime di TFR, trattamento di fine rapporto. Che differenze ci sono?

TFS e TFR la differenza

Le similitudini tra TFR e TFS si limitano alla funzione dei due istituti e alla nomenclatura. In definitiva, entrambi, servono a dare una liquidità al lavoratore che cessa un rapporto di lavoro. Ma si tratta di due trattamenti che hanno anche molte differenze, soprattutto per quel che riguarda il calcolo dell’importo spettante.

TFR, cosa è?

Il TFR, trattamento di fine rapporto, ha un carattere di retribuzione differita. Spetta a tutti i dipendenti del settore privato e a quelli del pubblico impiego assunti a tempo indeterminato a partire dal 1 gennaio 2001. Il TFR viene calcolato con la somma delle retribuzioni lorde annue (comprensive di tredicesima ed eventuale quattordicesima). Il risultato che si ottiene va diviso per 13,5 e sottratto dal contributi INPS (0,5%). La somma ottenuta va, poi, rivalutata con gli indicatori ISTAT anno per anno.

TFS cos’è

Il trattamento di fine servizio è un importo che viene riconosciuto al dipendente come indennità per la cessazione del rapporto di lavoro e spetta solo ai dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato prima del 2001. A differenza del TFR, il TFS si calcola solo sull’ultima retribuzione annua percepita dal dipendente pubblico. Il calcolo del TFS si ottiene prendendo in considerazione l’80% di un dodicesimo dell’ultima retribuzione annua moltiplicata, poi, per gli anni di servizio prestati.

Appare chiaro che a livello di importo è molto più conveniente il TFS, visto che il calcolo, basandosi sull’ultima retribuzione che notoriamente è quella più alta, restituisce quasi sempre un importo maggiore rispetto a quello del TFR.

Per i tempi di erogazione, invece, sia TFR che TFS nel pubblico impiego non seguono le stesse attese.

È impossibile per i dipendenti pubblici richiedere un’anticipazione del TFS/TFR

Il Testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato difatti, vieta esplicitamente la possibilità di ottenere l’anticipo del Tfs/TFR stabilendo al riguardo che non è possibile corrispondere acconti; questo perché il TFS è accantonato figurativamente e viene liquidato solo al momento della cessazione dal servizio.

Nonostante i dipendenti pubblici non possano richiedere un anticipo sul Tfs , possono, però, per determinati eventi (tra i quali rientra anche l’acquisto della prima casa per i figli che intendono costituire un autonomo nucleo familiare), ottenere un prestito decennale dall’ex Inpdap (oggi Inps). Il prestito può essere restituito con un massimo di 120 rate mensili consecutive, ciascuna di importo non superiore al quinto dello stipendio (ossia delle retribuzioni con carattere fisso e continuativo), al netto dei contributi previdenziali e delle imposte. È consentita l’estinzione anticipata, in qualsiasi momento, con versamento del debito residuo.

Anticipo TFS/TFR dipendenti privati

L’anticipo del TFS/TFR è un diritto che spetta ai dipendenti privati con almeno 8 anni di anzianità lavorativa ed in presenza di giustificati motivi.

 

Giustificati motivi:

  • Acquisto prima casa per il dipendente o per il figlio maggiorenne. La richiesta può essere avanzata una sola volta.
  • Spese sanitarie sostenute o sa sostenere per il dipendente stesso o per un familiare a carico. Le spese devono essere riconosciute dalle competenti strutture pubbliche. In questo caso l’anticipo può essere richiesto più di una volta.
  • Spese per lavori condominiali o ristrutturazione
  • Spese da sostenere in periodi congedo parentale
  • Costruzione in proprio della prima casa
  • Partecipazione a cooperativa
  • Acquisto nuova casa e vendita della posseduta, dimostrando che il ricavato della vendita sia servito per l’acquisto del nuovo appartamento.

Alla quiescenza del dipendente, per quanto riguarda il lavoratore privato, ha diritto al pagamento del Tfr maturato ed è pagato anche in 30 giorni, mentre si sale a 4 mesi in aziende sotto i 50 dipendenti. Il lavoratore del pubblico impiego deve aspettare 4-5 anni, a tempi differenti secondo il tipo di cessazione del rapporto e i pagamenti vengono rateizzati secondo l'importo maturato con ritardi di un anno se la cifra supera i 50 mila euro e di due se supera i 100 mila.