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Infermieri del Mondo...verso il Congresso internazionale

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 26/11/2023

Global Nurse

InfermieristicaMente torna ad incontrare l’associazione Infermieri del Mondo, impegnata al momento nell’organizzazione del loro primo Congresso Internazionale, che si terrà a Milano nel mese di marzo 2024. Dopo aver conosciuto, ad ottobre, la presidentessa e fondatrice dell’associazione Rosa Malgarejo, hanno risposto alle nostre domande Loredana Bono, vicepresidente dell’associazione e Romina Loreti, membro del comitato scientifico del Congresso. 

Abbiamo chiesto a Loredana Bono come è cresciuta l’associazione dal 2017, anno in cui è stata creata, in questi anni e quali sono i suoi obiettivi futuri? 

Principalmente puntiamo all’inclusività per gli infermieri stranieri, cercando di rappresentarli. Agiamo attraverso la formazione, lavoriamo sul campo, forniamo supporto con degli sportelli, sia ai nostri associati che a tutti coloro si rivolgano a noi. Ci poniamo come obiettivo la creazione di lavori di approfondimento con temi di attualità volti al miglioramento, al confronto e temi propositivi che lasciano spazio alle riflessioni utili a migliorare la nostra professione. Un obiettivo cardine della nostra associazione è quello di avere una divisa unica nazionale, perché l’infermiere abbia un’identità attraverso la sua divisa”. 

La nostra professione vive in Italia un momento di grande sofferenza per lo scarso riconoscimento a livello politico; si parla di fuga degli infermieri e di voler “importare” infermieri dall’estero per fare fronte alla carenza di personale. Cosa pensa della situazione attuale? 

Nei paesi civili si tende all’evoluzione e anche la nostra professione si sta evolvendo, attraverso lo studio, la preparazione, l’ascolto di un paziente cittadino sempre più informato e consapevole, a cui bisogna saper dare delle risposte mirate. Di contro la politica rimane sorda e cieca rispetto a questa evoluzione per cui è chiaro che anche gli infermieri guardino verso altre mete, non solo per un maggiore riconoscimento economico ma perché altrove è maggiormente riconosciuta la nostra professionalità. Per quanto concerne l’intervento di infermieri stranieri, nel momento in cui come Stato troviamo un equilibrio, ben venga la collaborazione con infermieri stranieri per garantire una crescita reciproca, viceversa se li vogliamo come manodopera e non c’è uno scambio servono a poco e demansionano ancora di più la nostra professione”. 

A Romina Loreti, membro del comitato scientifico del Congresso che si terrà dal 14 al 16 Marzo 2024 a Milano, abbiamo chiesto come si sta preparando l’associazione e cosa spera possa portare questo evento all’associazione stessa? 

Vorrei ringraziare intanto tutti i colleghi che si stanno impegnando in questo grande progetto. L’obiettivo principale del Congresso è quello di creare un ambiente che sia di stimolo, arricchente per tutti i professionisti infermieri, tramite la condivisione delle proprie esperienze e delle proprie conoscenze messe a confronto. La professione infermieristica si rivela sempre più nodale nella presa in carico del paziente, soprattutto e nonostante le nuove frontiere delle scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche. Al momento stiamo lavorando a tutta l’attività burocratica, le certificazioni e le relazioni dei relatori. Ringraziamo l’azienda sanitaria della Valtellina e della Valchiavenna che ci ha permesso l’accreditamento del Congresso. Siamo molto fiduciosi sull’esito positivo di questo evento perché pensiamo che, grazie ad esso, l’associazione possa essere valutata positivamente non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Ogni infermiere che decide di andare all’estero, che sia l’italiano che parte o lo straniero che arriva qui nel nostro Paese, si trova in difficoltà nel trovare il giusto supporto, la giusta collocazione e noi siamo fiduciosi che grazie a questo Congresso ci sarà una spinta per un rinnovamento”. 

Quali temi verranno trattati? 

Diciamo che il congresso si rivolge a tutti gli infermieri che hanno voglia di conoscere, capire, altre realtà professionali. Avremo delle tavole rotonde che sono indirizzate sostanzialmente a un approccio di condivisione, arriveranno personalità di spicco, per esempio dal Perù, ma anche dal Canada, Stati Uniti, Spagna. I temi su cui sarà possibile confrontarsi saranno la Leadership, non solo da un punto di vista tecnico, ma soprattutto relazionale e umano. Poi parleremo di immigrazione, dei disastri naturali e di come l’infermiere in queste situazioni deve essere preparato per poter agire. Si parlerà ovviamente di integrazione degli infermieri che vengono dall’estero, argomento molto attuale e infine della Responsabilità Professionale, dal punto di vista giuridico senza però prescindere dal concetto di etica. Non svelo altro se non la partecipazione di personalità politiche di spicco e degli studenti laureandi perché possano avvicinarsi a questi grandi temi della professione”. 

Per vedere l’intervista filmata, clicca qui.