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CCNL 2022/24. La trattativa sull'accordo salariale del personale sanitario incontra ostacoli

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La Redazione
Pubblicato il: 08/05/2024 vai ai commenti

Contratto Nazionale

Nell'ultimo incontro presso l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran), sono state presentate le risorse finanziarie disponibili per la contrattazione salariale del personale sanitario, già delineate nell'atto di indirizzo delle regioni.

Andrea Bottega, segretario nazionale di NurSind, ha dichiarato: "Oggi nell’incontro all’Aran sono state esposte le risorse disponibili per la contrattazione già indicate nell’atto di indirizzo delle regioni". Secondo i dati forniti, il totale delle risorse ammonta a 1 miliardo e 640 milioni di euro, pari al 6,2% del totale, con 140 milioni riservati esclusivamente al personale del pronto soccorso.

Per il triennio in questione, la distribuzione delle risorse prevede: lo 0,5% per il 2022, destinato a coprire l’indennità di vacanza contrattuale (IVC); il 2% per il 2023, che comprende l'IVC, una tantum e l’indennità di pronto soccorso a partire da giugno 2023 con una media di 49 euro al mese; e infine, il 6,2% per il 2024, che include l'IVC e altre voci per un aumento medio mensile di 158 euro per il personale di pronto soccorso.

Bottega ha aggiunto: "Esclusa l’indennità di PS che è riservata a quel personale, per il restante personale l’aumento è del 5,78%. Di questi aumenti una parte consistente, mediamente 81 euro mensili, sono già in godimento. Posto che tutte le risorse sono disponibili alla contrattazione è naturale che quanto già percepito sarà consolidato nello stipendio base e solo il rimanente potrà essere oggetto di attribuzione per altre voci."

Il segretario ha inoltre sollevato questioni relative all’impatto dell’aumento sull’esonero contributivo per i lavoratori dell’area dei professionisti della salute e dei funzionari, un aspetto che rimane da chiarire.

Nonostante la disponibilità delle risorse, tutte le forze sindacali presenti al tavolo hanno esposto la propria insoddisfazione, sottolineando come le risorse stanziate siano considerate insufficienti. Un accordo soddisfacente non sembra essere imminente, considerando le aspettative di un aumento significativo nell’ambito delle indennità di disagio.

La difficoltà della trattativa era prevedibile sin dall'inizio, nonostante l'approccio proattivo adottato. Le aspettative dei lavoratori della sanità erano molto alte, soprattutto date le note problematiche che affliggono il settore in Italia, in particolare la professione infermieristica, sempre meno attraente per i giovani e più gravosa per chi è già nel sistema.

I lavori al tavolo riprenderanno il prossimo 4 giugno, focalizzandosi sulla parte giuridica, mentre le forze sindacali continueranno a fare pressione sul governo per ottenere ulteriori risorse nella prossima legge di bilancio.