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Cosa Fare se la domanda di riscatto viene respinta: le opzioni di ricorso all’INPS

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 13/08/2024 vai ai commenti

Previdenza

Quando una domanda di riscatto viene respinta dall’INPS, il richiedente non deve rassegnarsi alla decisione negativa, ma può avvalersi del diritto di presentare ricorso. È importante conoscere le modalità e i tempi per procedere in maniera corretta ed efficace.

Presentazione del ricorso

Il ricorso deve essere inoltrato in carta libera al Comitato Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti dell’INPS entro 90 giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto della domanda. Questa tempistica è essenziale per evitare che la richiesta venga dichiarata inammissibile.

Destinatari del ricorso in base alla categoria del lavoratore

A seconda della tipologia di lavoratore e della natura della domanda di riscatto, il ricorso va indirizzato a specifici comitati all'interno dell'INPS:

  • Lavoratori Dipendenti: il ricorso deve essere inviato al Comitato del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
  • Lavoratori Parasubordinati o Liberi Professionisti: questi lavoratori devono indirizzare il ricorso al Comitato Amministratore della Gestione Separata.

Modalità di presentazione del ricorso

Il ricorso può essere presentato attraverso diverse modalità:

  • Direttamente agli sportelli INPS: Il ricorso può essere consegnato personalmente presso la sede INPS che ha emesso il rigetto.
  • Tramite posta raccomandata: È possibile inviare il ricorso per posta, utilizzando una raccomandata con ricevuta di ritorno, per avere una prova della spedizione e della ricezione.
  • Attraverso un Ente di Patronato: Il ricorso può essere presentato anche tramite uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge, che offrono assistenza gratuita ai lavoratori.

Documentazione necessaria

Al ricorso devono essere allegati tutti i documenti utili a supportare la richiesta. Questi possono includere copie della documentazione già presentata in fase di domanda, eventuali nuovi elementi probatori e qualsiasi altro documento che possa contribuire a una rivalutazione positiva della pratica.

In sintesi, di fronte a un rigetto della domanda di riscatto, è fondamentale agire tempestivamente e seguire attentamente le procedure previste, presentando un ricorso adeguatamente documentato al comitato competente. Solo così si può sperare in un riesame favorevole da parte dell’INPS.