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Infermieri. Maggiorazione turno notturno legittima anche nello 'smonto notte'

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/08/2024 vai ai commenti

La SentenzaLeggi e sentenzeProfessione e lavoro

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha emesso un’importante ordinanza (n. 19088/2024), stabilendo che la giornata in cui un lavoratore turnista è assente per recuperare il maggiore orario svolto nel turno notturno precedente deve essere considerata come giornata di riposo compensativo e come tale deve essere retribuito con la maggiorazione prevista.

 

Il caso

Il caso esaminato riguardava un’infermiera che aveva chiesto alla sua ASL il riconoscimento della maggiorazione prevista dal contratto collettivo nazionale (c.c.n.l.) per i lavoratori turnisti anche per la giornata successiva a un turno notturno. La Corte territoriale, confermando la sentenza di primo grado, aveva accolto la richiesta, riconoscendo che il giorno non lavorato dopo un turno notturno prolungato rientrava nella definizione di "riposo compensativo".

 

La controversia giuridica 

La questione centrale verteva sul concetto di riposo compensativo. La Corte ha chiarito che, per i lavoratori non turnisti, il riposo settimanale è stabilito per legge su 5 giorni, con il sesto giorno non lavorato e il settimo come giorno di riposo. Tuttavia, nel caso dei lavoratori turnisti, come l'infermiera coinvolta, che coprono tutti i giorni della settimana, compresi sabato e domenica, e lavorano turni notturni di 12 ore consecutive, la giornata successiva al turno deve essere considerata un giorno di riposo compensativo.

 

La decisione della cassazione

La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte territoriale, stabilendo che la giornata di "smonto" dopo un turno notturno prolungato deve essere qualificata come riposo compensativo. Questo riposo è essenziale per permettere al lavoratore di recuperare le energie dopo un turno di particolare intensità. La Cassazione ha sottolineato che l'indennità prevista dal c.c.n.l. per i turnisti mira a compensare la maggiore gravosità dei turni che coprono l'intero arco delle 24 ore, e che il riposo compensativo è necessario per garantire il recupero psicofisico.