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AOU di Pisa: Carenza cronica di personale nei Reparti e al Pronto Soccorso, la denuncia del NurSind

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La Redazione
Pubblicato il: 15/11/2024 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorio

La situazione della sanità pubblica nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP) è ormai al collasso. La drammatica carenza di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari (OSS) rischia di compromettere gravemente la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti.

A lanciare l’allarme è Daniele Carbocci, Segretario Territoriale del NurSind Pisa, che denuncia una situazione insostenibile, figlia di una gestione del personale che non tiene conto delle reali esigenze di un sistema sanitario complesso e strategico.

Un Pronto Soccorso Sull'Orlo del Baratro

Nel Pronto Soccorso di Cisanello, su un organico previsto di 73 infermieri, ne sono in servizio solo 66, con una carenza effettiva del 10%. Non si tratta solo di numeri: alcuni degli infermieri in servizio hanno prescrizioni che ne limitano l’impiego operativo, aggravando ulteriormente una situazione già precaria.

Con un carico di lavoro che supera di gran lunga le capacità gestibili, il rapporto infermiere/pazienti nel Pronto Soccorso e nei reparti base è di circa 1:10/12, contro uno standard di sicurezza che richiede un massimo di 1:6. Questo dato è emblematico di una gestione sanitaria al limite, che espone sia i pazienti sia il personale a gravi rischi.

Una Carenza Strutturale: Oltre 500 Operatori Manca all’Appello

In tutta l’AOUP, il personale infermieristico presenta una carenza di almeno 150 unità su un totale di circa 2000. Questo deficit è ulteriormente aggravato dalla mancata sostituzione delle assenze prolungate per maternità, malattia e permessi per assistenza ai sensi della Legge 104.

Il quadro peggiora se si guarda agli OSS: a fronte di una dotazione organica di circa 600 unità, insufficiente per un’azienda di questa portata, si stima che manchino tra le 350 e le 400 unità per coprire i turni in modo adeguato.

Il problema è particolarmente evidente nei turni notturni, dove in molti reparti la presenza degli OSS è praticamente azzerata.

Inoltre, molti OSS vengono impiegati in compiti amministrativi a causa di esoneri dai compiti assistenziali, lasciando ulteriormente scoperti i reparti e mettendo in difficoltà gli infermieri.

Turni Insostenibili: Straordinari a Tre Cifre

L’impatto di questa carenza si riflette in un numero impressionante di ore straordinarie richieste al personale sanitario. Ogni mese, centinaia di ore di straordinario e di rientri forzati vengono contabilizzate per garantire la copertura minima dei turni.

Questa pratica, ormai consolidata, porta gli operatori a sacrificare i propri giorni di riposo, aumentando il rischio di burnout, errori clinici e un ulteriore deterioramento delle condizioni lavorative.

Prospettive Preoccupanti: Il Picco Influenzale in Arrivo

Con l’arrivo del periodo natalizio e il previsto picco influenzale, la situazione rischia di degenerare. Il Pronto Soccorso, già oggi in condizioni critiche, sarà inevitabilmente travolto dall'iperafflusso di pazienti.

"Se non si interviene immediatamente, questa situazione si trasformerà in una vera e propria emergenza sanitaria," avverte Daniele Carbocci, Segretario Territoriale del NurSind Pisa.

Le Richieste del NurSind

Il sindacato chiede misure urgenti per affrontare questa crisi:

  • Assunzioni immediate di almeno 7 infermieri per il Pronto Soccorso di Cisanello.
  • Un piano straordinario di reclutamento per infermieri e OSS, con particolare attenzione alla copertura delle assenze prolungate.
  • Revisione delle dotazioni organiche per garantire standard di sicurezza adeguati in ogni reparto.

Un Grido d’Allarme che Non Può Restare Inascoltato

Questa crisi mette a nudo non solo la mancanza di programmazione nella gestione del personale, ma anche una sottovalutazione sistemica delle necessità operative di un’azienda sanitaria che serve una vasta popolazione.

L’AOUP, una delle eccellenze sanitarie toscane, rischia di compromettere la propria reputazione e, soprattutto, la qualità dell’assistenza ai pazienti. Ignorare questa emergenza significa mettere a rischio vite umane e sacrificare la dignità dei lavoratori.

La salute è un diritto fondamentale, e nessuna carenza di risorse può giustificare la messa in pericolo di pazienti e operatori sanitari. È il momento di agire, prima che questa crisi diventi irreversibile.