Iscriviti alla newsletter

DICo®-1000: fino a 57 lingue per comunicare con i pazienti. Cos'è e come funziona

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 28/11/2024 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

 A cura del Dott. Ferroni Francesco*
*Infermiere di Anestesia e Rianimazione presso l’AOU delle Marche – Ancona. Management di Area Critica. Formazione manageriale in ambito sanitario. Master ISTAO gestione e programmazione dei servizi sanitari. Referente locale ANIARTI Centro Italia.

Negli ultimi anni, la Terapia Intensiva è stata teatro di profonde trasformazioni, soprattutto durante e dopo la pandemia di COVID-19. In questo contesto complesso, la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) si è affermata come un elemento cruciale per migliorare il rapporto tra personale sanitario, pazienti e familiari, garantendo una qualità di cura più umana e vicina alle esigenze comunicative dei degenti.

CAA: un ponte tra silenzio e parola
La Comunicazione Aumentativa Alternativa è una strategia progettata per permettere alle persone impossibilitate a esprimersi verbalmente di comunicare efficacemente. Questo approccio non intende sostituire il linguaggio verbale, ma lo potenzia, combinando modalità naturali come i gesti e la mimica con strumenti tecnologici. La CAA si divide in due categorie principali:
Low-Tech: strumenti semplici come lavagnette e schede illustrate.
High-Tech: dispositivi elettronici avanzati, come tablet e software di comunicazione vocale.
La scelta tra le due dipende dalle capacità del paziente e dalle risorse disponibili. Tuttavia, ciò che rende davvero efficace la CAA è l’abilità del personale sanitario di adattare gli strumenti alle necessità uniche di ogni paziente.

La sfida della comunicazione in terapia intensiva
Nei reparti di Terapia Intensiva, dove molti pazienti sono intubati o in condizioni critiche, le difficoltà comunicative rappresentano un ostacolo significativo. Gli operatori sanitari non solo devono interpretare le necessità dei pazienti, ma devono anche gestire le aspettative dei familiari, spesso carichi di ansia e stress.
In questo scenario, la CAA offre soluzioni che non solo migliorano la qualità della comunicazione, ma anche il benessere emotivo del paziente e dei suoi cari. La possibilità di esprimere i propri bisogni, paure o semplicemente un “grazie” può fare la differenza tra sentirsi soli e sentirsi compresi.

Il DICo®-1000: innovazione al servizio della cura
Un esempio di tecnologia avanzata per la CAA è il dispositivo DICo®-1000, progettato per tradurre i movimenti residui dei pazienti (come quelli della testa, di una mano o di un piede) in parole, frasi o disegni. Questo strumento, semplice da utilizzare e altamente adattabile, permette ai pazienti di interagire con il personale sanitario e i familiari, migliorando notevolmente la loro esperienza in un momento di estrema vulnerabilità.
Le caratteristiche principali del DICo®-1000 includono:
Ergonomia: adatto per pazienti allettati, utilizzabile in autonomia.
Flessibilità: personalizzabile in base alle capacità del paziente.
Funzionalità multilingue: supporta 57 lingue, abbattendo le barriere linguistiche in contesti multiculturali.

Benefici per tutti i protagonisti della cura
L’adozione della CAA e di dispositivi come il DICo®-1000 porta vantaggi tangibili per tutti gli attori coinvolti:
Per i pazienti: riduzione dello stress, maggiore partecipazione alle cure.
Per le famiglie: miglior comprensione dello stato del paziente e delle cure ricevute.
Per gli operatori sanitari: maggiore efficacia comunicativa e riduzione degli errori.

La Comunicazione Aumentativa Alternativa si sta affermando come una pratica indispensabile per migliorare l’esperienza dei pazienti in Terapia Intensiva. L’integrazione di tecnologie come il DICo®-1000 non solo risponde alle necessità comunicative dei degenti, ma rappresenta anche un passo avanti verso un’assistenza sanitaria più umana, empatica e personalizzata. In un’epoca di trasformazione, la CAA si pone come un modello da seguire per un futuro in cui la comunicazione sarà sempre al centro della cura.

APPROCCIO INFERMIERISTICO ALLA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA