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NurSind Roma chiede sicurezza immediata: misure urgenti per proteggere gli operatori sanitari

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 22/02/2025

LazioNurSind dal territorio

 

ROMA - Un nuovo episodio di violenza nei confronti degli operatori sanitari scuote l'ospedale G.B. Grassi. La segreteria provinciale di Roma del sindacato infermieristico NurSind denuncia con fermezza l'aggressione avvenuta recentemente all'interno del Pronto Soccorso, dove quattro infermieri sono stati brutalmente attaccati da un familiare di una paziente ricoverata. L’aggressore, in evidente stato di ebbrezza, ha provocato lesioni di diversa entità al personale sanitario, con prognosi che variano su più giorni.

Secondo le testimonianze raccolte, l'episodio sarebbe scaturito dalla mancata comunicazione immediata sullo stato di salute della madre dell’aggressore. Una situazione purtroppo comune, considerando che l’aggiornamento clinico dei pazienti è di esclusiva competenza dei medici, i quali, spesso impegnati in emergenze, non sempre possono fornire informazioni tempestivamente ai familiari.

Un problema di sicurezza non più tollerabile

Ciò che rende l’accaduto ancora più grave è l’assenza di un presidio di polizia al momento dell’aggressione. Nonostante la presenza di una postazione dedicata nel Pronto Soccorso, nessuna forza dell’ordine era disponibile per intervenire immediatamente. L’intervento dei Carabinieri, allertati tramite il numero di emergenza 112, è avvenuto solo a violenza già consumata, lasciando il personale sanitario in balia dell’aggressore.

Il caso dell’ospedale G.B. Grassi non è un episodio isolato. Negli ultimi mesi, le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari sono aumentate in maniera allarmante, generando un clima di paura e insicurezza tra i lavoratori della sanità, già provati dalle difficoltà quotidiane e dalla carenza di risorse.

Le richieste di NurSind per tutelare gli operatori sanitari

Di fronte a questa emergenza, NurSind Roma chiede con urgenza l’adozione di misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario. Tra le proposte avanzate dal sindacato:

  1. Presidio permanente delle forze dell’ordine all’interno del Pronto Soccorso, con una presenza garantita 24 ore su 24.

  2. Implementazione di un servizio di comunicazione dedicato, con almeno due aggiornamenti giornalieri da parte dei medici ai familiari dei pazienti, per ridurre le tensioni e prevenire situazioni di conflitto nelle sale d’attesa.

  3. Potenziamento delle misure di sicurezza interna, come l’installazione di pulsanti di allarme rapido e un maggiore controllo degli accessi alle aree critiche.

Il segretario territoriale di NurSind Roma, Stefano Barone, ha dichiarato: "Non è più accettabile che gli infermieri e tutto il personale sanitario debbano lavorare in condizioni di pericolo costante. Ogni giorno rischiamo la nostra incolumità mentre svolgiamo il nostro dovere. Le istituzioni devono agire immediatamente per garantirci la protezione necessaria."

L’attesa ora è per una risposta concreta da parte delle autorità competenti. Nel frattempo, il sindacato si dice pronto a collaborare per trovare soluzioni efficaci e porre fine a questa emergenza ormai fuori controllo.