Salvatore Lo Presti (NurSind): gli infermieri del 118 senza certezze. Il sistema rischia di crollare
Il 118 nell’Alessandrino rischia il collasso organizzativo. A denunciarlo è il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che punta il dito contro l’incertezza contrattuale e le gravi criticità operative che colpiscono 91 infermieri dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria. La scadenza della convenzione tra Azienda Zero e le aziende sanitarie regionali, prevista per il 31 maggio, aggrava una situazione già compromessa. Divise insufficienti, assegnazioni arbitrarie e gestione opaca delle ore extra: il quadro tracciato dal NurSind è allarmante. Ne abbiamo parlato con Salvatore Lo Presti, segretario territoriale NurSind Alessandria, che lancia un appello chiaro alla Regione: “Senza tutele per il personale, il sistema non reggerà”.
Segretario Lo Presti, il 31 maggio scadrà la convenzione tra Azienda Zero e le aziende sanitarie regionali. Qual è la situazione degli infermieri del 118 ad Alessandria?
Siamo davanti all’ennesima scadenza senza prospettive. Parliamo di 91 professionisti che operano all’interno della centrale operativa 118 di Alessandria, formalmente dipendenti dell’Azienda ospedaliera universitaria, ma senza un quadro normativo stabile. A oggi non sappiamo cosa accadrà dopo il 31 maggio. Non ci sono garanzie né indicazioni precise. Questa è precarietà istituzionalizzata.
Non si tratta solo di contratti, però. Avete denunciato anche problemi operativi.
Esatto. La questione contrattuale è solo la punta dell’iceberg. Il servizio soffre per carenze organizzative pesanti: divise insufficienti, assegnazioni delle postazioni arbitrarie, gestione poco trasparente delle ore extra. Tutto questo incide sulla qualità del lavoro e sulla sicurezza dei servizi. E se crolla la qualità, ne pagano le conseguenze anche i cittadini.
Entriamo nel dettaglio. Perché la questione delle divise è così critica?
Perché è un fatto di igiene e di rispetto per i lavoratori. Le divise sono poche, non si riesce a garantire una rotazione corretta tra un turno e l’altro. Questo significa che il personale si trova costretto a operare con abiti che non sempre possono essere adeguatamente sanificati. È inaccettabile, soprattutto in un servizio di emergenza.
E le assegnazioni delle postazioni?
Oggi un infermiere può essere mandato a 30 chilometri dalla propria sede abituale, mentre un collega resta sotto casa. Non c’è un criterio oggettivo, non esiste una rotazione equa. Questa disparità logora i lavoratori, rende complicata la gestione dei turni e incide sulla qualità della vita privata. Serve trasparenza.
Anche le prestazioni aggiuntive sono al centro delle vostre denunce. Cosa non funziona?
Le ore extra dovrebbero essere assegnate secondo principi di equità, invece spesso avviene in modo opaco. Questo genera malumore e sospetti. Il personale ha bisogno di regole chiare, non di favoritismi o discrezionalità. Inoltre il sistema di rilevazione delle presenze è scaduto e, ad oggi, non è stato ancora sostituito. Questo sta generando disagi tra gli infermieri, che si trovano in una situazione caotica, con conseguenze gravi: in alcuni casi si registra la mancata corresponsione delle indennità dovute, proprio a causa dell’assenza del sistema. Fino a poco tempo fa, gli operatori timbravano tramite un’pp, soluzione necessaria vista la dislocazione su sedi decentrate. Ora, con la disattivazione del sistema, si è creato un vuoto organizzativo che penalizza il personale.
Cosa chiedete alla Regione?
Basta proroghe. Pretendiamo un piano serio, tempi certi, tutele per i lavoratori. Serve un intervento immediato da parte dell’assessore Riboldi per definire i profili di responsabilità e garantire la stabilità del servizio. Non si può continuare a gestire il 118 come se fosse un’emergenza cronica.
In conclusione, qual è il rischio concreto?
Che il sistema collassi. Se gli operatori non sono tutelati e motivati, il servizio perde efficienza. E in emergenza, perdere efficienza significa mettere a rischio le persone. Non possiamo permettercelo.