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Maria Grazia De Marinis nel Consiglio Superiore di Sanità: voce autorevole dell’infermieristica

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 19/06/2025

AttualitàCronache sanitarieProfessione e lavoro

"Porterà una visione centrata sulla persona e maturata nell’esperienza clinica e accademica"

La professoressa Maria Grazia De Marinis, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, è stata nominata tra i nuovi membri del Consiglio Superiore di Sanità, l’organo tecnico-consultivo del Ministero della Salute. La sua nomina rappresenta un segnale importante per il riconoscimento della prospettiva infermieristica nelle scelte strategiche della sanità pubblica.

Il Consiglio, composto da figure di spicco del panorama accademico, sanitario e scientifico italiano, supporta il Ministro della Salute fornendo pareri su questioni di salute pubblica, sanità e ricerca biomedica. Il mandato della professoressa De Marinis avrà durata triennale.

La prospettiva dell’infermieristica nel cuore delle decisioni

«Credo che la visione della sanità propria della professione infermieristica possa offrire un contributo significativo alla comprensione delle esigenze non solo dei pazienti, ma anche delle famiglie e delle comunità», ha dichiarato. Un approccio che parte dalla vicinanza quotidiana alla sofferenza, ma che si estende alla promozione della salute, alla prevenzione e alla cura della relazione tra professionisti e cittadini.

Con una lunga esperienza clinica e accademica alle spalle, De Marinis rappresenta un ponte tra la pratica e la riflessione, tra l’assistenza concreta e l’elaborazione di modelli organizzativi e formativi centrati sulla persona.

Cure palliative, bioetica e formazione: una visione integrata

Responsabile del Centro di Cure Palliative “Insieme nella cura” della Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico, De Marinis ha posto le cure palliative al centro della propria attività professionale. «Si tratta di un ambito che ha fatto passi importanti, ma che richiede ancora un maggiore riconoscimento e sviluppo, sia sotto il profilo culturale che organizzativo», spiega.

È inoltre componente del Comitato Nazionale per la Bioetica e ha contribuito attivamente all’aggiornamento del Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche. Un profilo autorevole, dunque, che unisce rigore scientifico, sensibilità etica e una profonda attenzione alla dimensione relazionale.

Continuità e rinnovamento

Nel Consiglio uscente, la professione infermieristica era stata rappresentata per due mandati dalla professoressa Paola Di Giulio, che ne aveva anche ricoperto la vicepresidenza. La nomina della professoressa De Marinis garantisce ora continuità e qualità alla presenza della professione infermieristica nel più alto organismo tecnico-consultivo del Ministero della Salute.

«Questo sguardo, radicato nella vicinanza alle persone, può contribuire a mantenere la sanità orientata alla cura, alla relazione e alla responsabilità condivisa tra professionisti, cittadini e istituzioni», ha affermato De Marinis sui canali ufficiali dell’Università.