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Naddeo a Congresso FNOPI: contratto possibile tra maggio e giugno, ma serve mediazione

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 21/03/2025

AttualitàContratto NazionaleCronache sanitarie

"Dopo le elezioni RSU si riaprirà il tavolo, ma serve un cambio di passo e medizione, ora tocca ai sindacati"

Durante il congresso nazionale della FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) in corso a Rimini, il Presidente dell’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), Dott. Naddeo, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Infermieristicamente.it, affrontando temi cruciali legati al rinnovo del contratto per il settore pubblico. Tra speranze e criticità, Naddeo ha delineato uno scenario in evoluzione, ma non privo di ostacoli.

Una firma possibile tra maggio e giugno

Il Dott. Naddeo ha confermato che la firma del nuovo contratto potrebbe concretizzarsi tra maggio e giugno, a patto che si riesca a riconvocare il tavolo negoziale in tempi brevi. Tuttavia, ha sottolineato come la situazione attuale sia complessa, soprattutto a causa delle imminenti elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie). "Le organizzazioni sindacali sono tutte impegnate in questa sorta di campagna elettorale", ha spiegato Naddeo, evidenziando come questo impegno stia rallentando i processi negoziali non solo nel settore infermieristico, ma anche in altri ambiti del pubblico impiego.

Uno stallo da superare

Il Presidente ARAN ha ammesso che il tavolo negoziale non è formalmente "rotto", ma si trova in una situazione di stallo. "Qualcuno deve cambiare idea", ha dichiarato, riferendosi alle sigle sindacali che finora si sono mostrate reticenti a sottoscrivere il contratto. Naddeo ha espresso la speranza che, una volta concluse le elezioni delle RSU a metà aprile, si possa riaprire un dialogo costruttivo. "Mi auguro che qualcosa si possa fare", ha aggiunto, sottolineando l’importanza di trovare un punto di incontro tra le parti.

La mediazione come chiave del successo

Naddeo ha ribadito che i contratti sono frutto di mediazioni, e che è necessario un compromesso sia da parte datoriale che sindacale. "Non si può sognare il contratto migliore, ma bisogna trovare un accordo sufficiente per garantire i lavoratori", ha affermato. Il Presidente ARAN ha evidenziato due aspetti fondamentali: la retribuzione e le norme che favoriscono la conciliazione tra vita lavorativa e vita privata. "Questa è la direzione da perseguire", ha insistito.

Risorse finanziarie già disponibili

Un elemento positivo emerso dall’intervista è la disponibilità di risorse finanziarie per il prossimo contratto. Naddeo ha ricordato che, nonostante le difficoltà, l’ARAN ha già i fondi necessari per procedere. "Abbiamo firmato due anni e mezzo fa il contratto 2019-2021, e ora abbiamo la possibilità di fare tre contratti in pochissimi anni", ha dichiarato, auspicando una ripresa delle trattative in tempi brevi.

Le incognite future

Nonostante l’ottimismo, Naddeo ha ammesso che se le posizioni delle parti rimarranno immutate, le speranze di raggiungere un accordo saranno scarse. "La convocazione la proveremo a fare dopo le RSU, ma se le posizioni restano uguali, non ho molta fiducia che il contratto venga sottoscritto", ha concluso.

Conclusioni

L’intervista del Dott. Naddeo ha offerto uno spaccato realistico della situazione, tra speranze di rilancio e criticità da superare. La palla passa ora ai sindacati e alle rappresentanze dei lavoratori, chiamati a trovare un equilibrio tra le proprie rivendicazioni e le esigenze della controparte. Il prossimo appuntamento, dopo le elezioni delle RSU, potrebbe essere decisivo per il futuro del contratto nel pubblico impiego.