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Esperti USA: inutile perseguire immunità di gregge, virus cala anche senza

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 10/05/2021 vai ai commenti

AttualitàCoronavirusCronache sanitarie

Anthony Fauci agli Usa: «Abbiamo smesso di usare questa soglia quasi mistica»: le infezioni diminuiscono lo stesso, così come i ricoveri e i decessi e la chiave è sempre il vaccino.

Ora che più della metà degli adulti negli Stati Uniti è stata inoculata con almeno una dose di un vaccino contro il Covid-19 e un terzo è completamente vaccinato, paradossalmente si moltiplicano le voci accademiche che escludono si possa a breve arrivare a quello che l’anno scorso, quando si era molto in là dalla meta, sembrava un orizzonte lontano, ma da conquistare assolutamente: l’immunità di gregge.

 Non ci importa più come prima

Un paradosso che trae motivo dal fatto che allora non sapevamo nemmeno quando (e se) un vaccino sarebbe stato disponibile, ma eravamo convinti che presto o tardi ci avrebbe regalato la «soglia» magica dell’immunità di gregge (quella quota di persone vaccinate che stronca la circolazione dei virus, proteggendo di fatto anche chi non si vaccina). Adesso che il vaccino c’è, proprio nei Paesi che sono più avanti con la campagna vaccinale si constata lo «stato dell’arte» con dati alla mano e si misura la distanza tra quello che si può sperare in un futuro più o meno lontano e ciò che si può ottenere adesso. In breve: l’immunità di gregge è ancora «un miraggio», ma non «importa più» come prima, in alcuni Paesi abbiamo una buona quota di immunità generalizzata che permette di tornare alla normalità e proteggere i più deboli e, mentre la campagna vaccinale prosegue, la «convivenza» con il virus diventa possibile.

La soglia di immunità da raggiungere si alza

Perché l’immunità di gregge è un obiettivo che sfugge? Innanzitutto il calcolo sulla percentuale di persone che servono come soglia: all’inizio era stimata intorno al 60-70% della popolazione. La variante predominante attualmente in circolazione negli Stati Uniti, in Italia e larga parte dell’Europa, la variante inglese (B.1.1.7), è circa il 60% più trasmissibile. Di conseguenza, gli esperti ora calcolano che la soglia di immunità si sia alzata ad almeno l’80%. Se si svilupperanno varianti ancora più contagiose, o se si scoprirà che le persone vaccinate potranno ancora trasmettere il virus, il calcolo dovrà essere nuovamente rivisto al rialzo. Le varianti in circolazione sono una delle incognite che influiscono maggiormente sul calcolo della soglia. L’altro è quanto durerà la protezione offerta dal vaccino o dall’infezione.

 

Fonte: Corriere