Dalla miocardite alla paralisi del nervo facciale. Il nuovo rapporto AIFA su eventi avversi vaccino
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato oggi il suo Undicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-COVID-19, dal quale emerge un numero inferiore di segnalazioni per quanto riguarda gli eventi avversi -
- Al 26 marzo 2022 sono state inserite 99 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal vaccino e dalla dose somministrata.
- Le segnalazioni riguardano soprattutto Comirnaty, che eÌ€ stato il piuÌ€ utilizzato, e solo in minor misura Vaxzevria e Spikevax (exâ€COVIDâ€19 Vaccino Moderna), mentre COVIDâ€19 Vaccino Janssen risulta meno utilizzato.
- Il 28 febbraio 2022 è iniziata la somministrazione di Nuvaxovid, per il quale sono state inserite in RNF 47 segnalazioni.
- L’andamento delle segnalazioni e i relativi tassi sono sostanzialmente stabili.
- La maggior parte degli eventi avversi segnalati sono classificati come non gravi (82,1% circa) e solo in minor misura come gravi (17,8%), l’esito eÌ€ risoluzione completa o miglioramento nella maggior parte dei casi.
- Con riferimento al primo trimestre del 2022, i tassi di segnalazione relativi alla 2a dose sono inferiori a quelli relativi alla 1a e ancora più bassi per la 3a. Relativamente alla 4a dose, la popolazione esposta è ancora limitata.
- Per tutti i vaccini, gli eventi avversi piuÌ€ segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastroâ€intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione.
- Il tasso di segnalazione nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni è di 21 eventi avversi ogni 100.000 dosi somministrate. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati per il vaccino Comirnaty, indipendentemente dal nesso di causalità, sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza. La quasi totalità di queste segnalazioni è attribuita alla 1a dose.
Dalla miocardite alla paralisi del nervo facciale, gli eventi avversi gravi di Pfizer
Circa 4,5 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate di Comirnaty sono state classificate come gravi correlabili alla vaccinazione (6,4 ogni 100.000 prime dosi, 4,2 ogni 100.000 seconde dosi e 1,5 ogni 100.000 terze dosi). In base al criterio di gravitaÌ€, il 67% delle reazioni gravi correlabili eÌ€ stato inserito come “grave- altra condizione clinicamente rilevante”, il 24% come “grave - ospedalizzazione o prolungamento ospedalizzazione” e il 4,5% come “grave - pericolo di vita”. La risoluzione completa della reazione avversa eÌ€ riportata come esito nel 41% di queste segnalazioni e il miglioramento nel 27%.
Febbre alta, cefalea e dolori muscolari e articolari diffusi rappresentano gli eventi avversi gravi correlabili più comunemente segnalati (rispettivamente 1,3 - 1 - 0,8 casi ogni 100.000 dosi somministrate di Comirnaty), seguiti da astenia e parestesie (0,5 casi ogni 100.000 dosi).
Gli eventi avversi di speciale interesse per il vaccino Comirnaty hanno una frequenza da rara a molto rara, con un tasso di segnalazione variabile a seconda delle classi di età:
- Miocardite:
- il tasso di segnalazione complessivo dei casi di miocardite clinicamente definita dopo vaccinazione con Comirnaty è sostanzialmente sovrapponibile rispetto alla precedente valutazione riportata nel Rapporto Annuale e corrisponde a circa 2 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate, senza sostanziali differenze dopo 1a e 2a dose; il tasso di segnalazione dopo 3a dose è di circa 1 caso ogni 1.000.000 di dosi somministrate;
- la maggior parte dei casi riguarda soggetti di sesso maschile di età compresa fra 12 e 29 anni, con un tasso di segnalazione di circa 1,8 casi per 1.000.000 di 1e dosi, 2,2 casi per 1.000.000 di 2e dosi e 0,6 casi ogni 1.000.000 di 3e dosi;
- circa il 50% dei casi riporta come esito la risoluzione completa o il miglioramento della sintomatologia; la restante percentuale di casi riporta prevalentemente l’esito non ancora guarito; non sono stati segnalati decessi.
- Pericardite:
- il tasso di segnalazione complessivo dei casi di pericardite clinicamente definita dopo vaccinazione con Comirnaty è rimasto sostanzialmente invariato ed è di circa 4 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate, senza sostanziali differenze dopo 1a e 2a dose; il tasso di segnalazione dopo 3a dose è di circa 1,2 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate;
- la maggior parte dei casi riguarda soggetti di età compresa fra 30 e 50 anni, senza differenze nettamente apprezzabili fra maschi e femmine;
- circa il 46% dei casi riporta come esito la risoluzione completa o il miglioramento della sintomatologia; la restante percentuale di casi riporta prevalentemente l’esito non ancora guarito; non sono stati segnalati decessi nei casi classificabili come livello di certezza 1-4 secondo il Brighton Collaboration Group.
- Paralisi periferica del nervo facciale:
- complessivamente sono stati riportati circa 4 casi di paralisi periferica del nervo facciale ogni 1.000.000 di dosi somministrate di Comirnaty, prevalentemente nelle classi di età comprese fra 30 e 60 anni, con un numero di casi lievemente maggiore nel sesso femminile;
- la maggior parte dei casi si è verificata dopo la 1a dose (6,6 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate) e più raramente dopo la 2a dose (3,1 casi ogni 1.000.000 di dosi); dopo la 3a dose, il tasso di segnalazione di paralisi facciale periferica è di circa 1 caso ogni 1.000.000 di dosi somministrate;
- in circa il 70% dei casi, l’esito riportato eÌ€ risoluzione completa o miglioramento del deficit.
- Shock anafilattico:
- non sono state osservate significative variazioni del tasso di segnalazione dei casi (stabile a 3 casi/1.000.000 dosi).
Bambini da 5-11 anni. Nella fascia di età 5-11 anni, al 26/03/2022 risultano inserite complessivamente 439 segnalazioni (circa lo 0,3% delle segnalazioni totali) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente utilizzato in questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 21 casi ogni 100.000 dosi.
Il 94% di queste segnalazioni è attribuito alla 1a dose e solo il 6% alla 2a. Circa l’87,2% delle segnalazioni è inserita come non grave e il 12,8% come grave, prevalentemente come “altra condizione clinicamente rilevante”. Non sono presenti segnalazioni di decesso in questa fascia di età.
Gli eventi avversi più frequentemente segnalati per il vaccino Comirnaty in questa fascia d'età, indipendentemente dalla gravità e dal nesso di causalità, sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza.
Decessi. Complessivamente, dopo aver verificato la presenza di duplicati, ovvero di casi per cui è stata inserita più di una segnalazione, 879 segnalazioni gravi hanno avuto esito fatale, indicato al momento della segnalazione o come informazione acquisita successivamente al follow-up, indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dose e dal nesso di causalità.
Nuvaxovid
Il 23 dicembre 2021 eÌ€ stato autorizzato il vaccino Nuvaxovid (Novavax) basato su piattaforma proteica (proteina spike ricombinante) con l’aggiunta di adiuvante Matrix-M. Il vaccino eÌ€ autorizzato a partire dai 18 anni di etaÌ€, come ciclo primario di due dosi a distanza di tre settimane. L’uso di questo vaccino eÌ€ attualmente raccomandato solo in persone mai vaccinate in quanto non ci sono dati sulla vaccinazione di tipo eterologo o sulla necessitaÌ€ di eventuali dosi booster. L’uso effettivo di tale vaccino eÌ€ iniziato in Italia il 28 febbraio 2022 e al 26 marzo 2022 sono state inserite in RNF 47 segnalazioni aventi come sospetto il vaccino Nuvaxovid, tutte riferite a 1e dosi, a fronte di un totale di 27.578 dosi somministrate (il tasso di segnalazione di 170/100.000 dosi [CI: 121-219] eÌ€ da considerarsi con cautela visto il basso numero delle segnalazioni e la minima esposizione della popolazione).
Diciannove schede sono riferite a pazienti di sesso maschile, 28 a pazienti di sesso femminile, nella fascia d’etaÌ€ 21-65 anni (in un solo caso non eÌ€ stata indicata l’etaÌ€ del vaccinato). Le sospette reazioni avverse segnalate sono insorte entro 8 giorni dalla somministrazione del vaccino (4 schede non riportavano la data di somministrazione); l’81% circa sono classificate come non gravi (n. 38) mentre il 19% (n. 9) sono segnalate come gravi. Il causality assessment eÌ€ stato effettuato su 6 segnalazioni gravi delle 9 totali ed eÌ€ risultato indeterminato in 5 casi e correlabile in un caso (reazione locale). Gli altri casi gravi hanno riguardato una possibile Paralisi di Bell, due episodi sincopali, due sindromi simil influenzali, infiammazione tendinea, dolore locale esteso, manifestazioni neuro-allergologiche. Considerato l’esiguo numero di segnalazioni e la bassa esposizione nella popolazione non eÌ€ possibile effettuare delle valutazioni di tipo statistico sui dati attualmente disponibili. Nella Figura 18 si riporta comunque la distribuzione per SOC delle segnalazioni pervenute.