Droga e Adolescenza …. il sottile limite tra trasgressione e fuga dalla paura
Da un’indagine effettuata nel 2017 dall’Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs (IPSAD) è stato riscontrato come circa il 43% degli adolescenti e giovani adulti abbiano utilizzato almeno una sostanza stupefacente nel corso della loro vita. L’adolescenza infatti, come molti studi epidemiologici dimostrano, è l’età in cui per la prima volta si entra in contatto con le sostanze e si sperimentano la maggior parte di queste.
Se pur questo comportamento non sia da considerarsi un fattore decisivo che porti ad una vera e propria dipendenza, non bisogna però sottovalutare il problema.
Secondo uno studio dell’ESPAD (Progetto europeo di Indagine sulla Scuola per l’alcol e le altre droghe), circa il 28% degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni afferma di aver fatto uso, almeno una volta, di una o più sostanze illegali o di alcol.
Tra le motivazioni emergono: la necessità di alterare lo stato di coscienza o di sperimentare sensazioni diverse o più intense, il tentativo di staccarsi dalla quotidianità, la voglia di essere più disinibiti o socievoli, il bisogno di saldare un senso di appartenenza nel gruppo.
L’abuso di sostanze in questa fase della crescita interferisce nello sviluppo mentale dell’adolescente fino a causare conseguenze a lungo termine come i disturbi mentali.
Le sostanze psicoattive in uso tra i giovanissimi negli ultimi anni, in particolare post pandemici, sono le più varie con diversi effetti sul sistema nervoso.
Nell’uso delle droghe diversi sono gli effetti ricercati dai giovanissimi, si va dal sedativo/deprimente con l’utilizzo di cannabis e benzodiazepine ad effetti stimolanti con l’utilizzo di cocaina, meta anfetamine e MDMA. Non meno importanti anche gli effetti allucinogeni alla ricerca di veri proprio “viaggi” attraverso l’uso di ketamina e droghe sintetiche.
Tra le sostanze più diffuse in occidente, e quindi in Italia, abbiamo la cannabis, la cocaina e l’MDMA.
Cannabis: due principali tipologie di effetti sull’individuo causato dal THC (tetraidrocannabinolo), che da generalmente effetti euforizzanti e alterazioni sensoriali, e dal CBD (cannabidiolo) che da effetti rilassanti e ansiolitici. Studi recenti dimostrano la relazione tra il consumo di cannabis e il rischio di psicosi cronica o l’insorgenza di schizofrenia.
MDMA: comunemente chiamata Ecstasy viene descritta come droga dell’amore a causa dei suoi effetti eccitanti. L’uso provoca gravi danni al sistema cerebrale.
Cocaina: La sostanza è un vaso costrittore. Gli adolescenti possono andare in contro a vasospasmo coronarico, ischemia cerebrali e danni alla mucosa nasale. A lungo termine l’uso di questa droga provoca alterazioni di tipo paranoide Ed allucinazione visive ed uditive.
È bene ricordare che l’uso di tale sostanze può diventare il modo in cui l’adolescente potrebbe fronteggiare da aspetti difficili da gestire e per evadere da stati emotivi e psicologici difficili da sostenere. È importante quindi porre attenzione che tale pratica non diventi un modo per definire il proprio Sé usando l’abuso come via di fuga da una pressione sociale difficile da sostenere.