Social e mode pericolose per la salute, tutti pazzi per il Semaglutide: cos'è e che rischi comporta
I social sono un mezzo potente e come tutti i mezzi potenti sono in grado di creare meravigliose connessioni globali anche se molto più spesso sono veicoli di informazioni distorte e mode pericolose. Se tutto ciò è pubblicizzato dal qualche profilo con milioni di followers queste virali stupidaggini possono dilagare creando moltissimi danni. Nel campo della salute l’ultima novità è l’utilizzo di un farmaco utilizzato nella terapia del diabete, il semaglutide, per dimagrire.
Semaglutide è un agonista del recettore per GLP-1, che stimola la produzione di insulina dopo il pasto, per questo non provoca cali repentini della glicemia, inoltre rallenta lo svuotamento gastrico aumentando il senso di sazietà e, agendo sui centri dell’appetito nel sistema nervoso centrale, riduce la fame. Si somministra per iniezione sottocutanea una volta a settimana o per via orale, ogni giorno, e condivide questi effetti con altri farmaci della stessa classe come dulaglutide e liraglutide. E’ particolarmente efficace nell’indurre la perdita di peso: negli adulti si arriva a perdere anche il 20% e il risultato si mantiene finché si segue la cura. Questo dimagrimento rappresenta un effetto positivo nel trattamento dei pazienti con diabete di tipo 2 che sono spesso obesi.
Influencer di tik tok e Instagram, star come Elon Mask, hanno minuziosamente documentato l’utilizzo di questo “ritrovato miracoloso” capace di far perdere i chili di troppo velocemente e senza troppi sforzi.
Peccato che la corsa a utilizzarla in sostituzione di una corretta dieta e di adeguato allenamento, in chi non ha il diabete, stia contribuendo a ridurne le scorte al punto da aver portato l’Agenzia Italiana del Farmaco ad avvertire che per tutto il 2023 ci saranno possibili carenze nelle forniture. Un problema non da poco perché come spiega al Corriere Graziano Di Cianni, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi, «su circa quattro milioni di diabetici in Italia si stima che diverse migliaia siano in cura con semaglutide e oggi siano costretti a cambiare terapia e usare prodotti meno efficaci o meno tollerati».
Senza contare i danni ai pazienti affetti da diabete, a cui un’improvvisa interruzione della terapia puo’ provocare uno scompenso metabolico e un pericoloso aumento di peso, non c’è da sottovalutare il danno che questo farmaco puo’ causare in chi lo utilizza senza averne nessun bisogno.
Diarrea, vomito, sonnolenza, stato confusionale, eccessiva perdita di peso e scompenso metabolico sono i possibili effetti collaterali, inoltre non ci sono dati sull’utilizzo su persone sane. Anche la prescrizione per persone obese non diabetiche è al momento off-label proprio per tutelare le persone con diabete di tipo 2 che ne hanno reale necessità. Dunque questa pericolosa e , a mio avviso incivile, moda che arriva d’oltroceano è limitata nel nostro paese dal fatto che il SSN destina il semaglutide solo ai pazienti diabetici. Si stanno valutando farmaci affini per l’introduzione nella terapia dei pazienti con grave obesità e ad alto rischio cardiovascolare. Ancora una volta il nostro SSN ci salva, almeno lui, dalla stupidità collettiva...fin quando ne avremo ancora uno.