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Contratto comparto Sanità, ancora un nulla di fatto all’ARAN. NurSind: Rischiamo di perdere tutto

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/04/2025

Contratto Nazionale

Si è chiuso con un nulla di fatto anche l’ultimo incontro all’ARAN per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto sanità 2022-2024. Nessun accordo raggiunto, e l’impasse rischia ora di compromettere seriamente il percorso negoziale avviato nei mesi scorsi. A lanciare l’allarme è Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato degli infermieri NurSind.

Anche oggi siamo usciti senza una firma. È un nuovo passo falso che può mettere a rischio quanto costruito finora, con gravi ripercussioni sul personale sanitario”, ha dichiarato Bottega al termine della riunione.

NurSind si dice disponibile a sottoscrivere l’intesa, pur riconoscendo che alcune criticità restano ancora irrisolte. “Lo abbiamo detto con chiarezza: firmare adesso significa sbloccare risorse economiche importanti, come già avvenuto per altri comparti pubblici, e dare finalmente un segnale concreto a chi ogni giorno lavora per garantire la salute dei cittadini”, ha spiegato Bottega.

Il mancato accordo potrebbe ora aprire scenari preoccupanti. Secondo il segretario del NurSind, “il Governo potrebbe decidere di intervenire direttamente, destinando le risorse già stanziate ad altri settori o limitandole a semplici aumenti stipendiali, togliendo spazio a tutte quelle innovazioni normative e professionali che rappresentano un’opportunità di crescita e valorizzazione per gli operatori sanitari”.

Il sindacato degli infermieri insiste sulla necessità di concludere la trattativa rapidamente. “Crediamo nel confronto e nella responsabilità. Per questo riteniamo fondamentale chiudere al più presto questa fase negoziale. È solo così che si potrà avviare con forza la trattativa per il prossimo triennio 2025-2027, con obiettivi più ambiziosi e maggiori tutele”, ha aggiunto Bottega.

L’eventuale fallimento del tavolo negoziale avrebbe un’unica conseguenza: “Se tutto dovesse saltare, le conseguenze ricadranno esclusivamente sui lavoratori”, ha avvertito il leader del NurSind, ribadendo che il sindacato continuerà a battersi “per garantire un contratto giusto, concreto e rispettoso del ruolo e della dignità di tutti i professionisti della sanità”.