Riconfermato il Bonus Renzi da 100 euro in busta paga: cambiamenti nel calcolo dei benefici
L'Agenzia delle Entrate ha annunciato, attraverso la Circolare n. 2 del 6 febbraio 2024, la conferma del Bonus Renzi, noto anche come "bonus da 100 euro", destinato ai lavoratori dipendenti. Tuttavia, sono state introdotte modifiche significative nel metodo di calcolo per coloro che ne hanno diritto.
Il bonus, precedentemente aumentato da 80 a 100 euro mensili, è destinato esclusivamente ai dipendenti, con esclusione dei pensionati. L'importo annuo massimo è fissato a 1.200 euro, distribuito in 12 mensilità da 100 euro ciascuna. Questo beneficio è pienamente fruibile per i contribuenti con un reddito annuo inferiore a 15.000 euro, mentre diminuisce gradualmente per redditi fino a 28.000 euro, qualora le detrazioni superino l'imposta lorda.
Per coloro con un reddito fino a 15.000 euro annui e detrazioni inferiori all'imposta dovuta, il trattamento integrativo IRPEF è pari a 1.200 euro annui, distribuibili mensilmente in busta paga o conguagliabili alla fine dell'anno attraverso il modello 730.
Per redditi fino a 28.000 euro, le detrazioni considerate includono quelle per carichi di famiglia, lavoro dipendente, prestiti e mutui agrari, spese sanitarie, mutuo per l'acquisto della prima casa, mutuo per la costruzione della prima casa, detrazioni per ristrutturazioni edilizie ed efficientamento energetico.
Il conguaglio avviene durante la dichiarazione dei redditi, quando viene calcolata l'imposta dovuta. Se i requisiti sono soddisfatti e il bonus non è stato già erogato mensilmente, sarà corrisposto in un'unica soluzione come detrazione IRPEF. Tuttavia, se emerge che il bonus non spettava, si procederà al recupero d'imposta. È possibile rinunciare al bonus tramite il sito dell'INPS o con una comunicazione al datore di lavoro per coloro che non ne hanno diritto.