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ASL Roma 2, solo 50 assunzioni su 154 promesse. NurSind: 'Un disastro annunciato'

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/06/2025

LazioNurSind dal territorio

 

ROMA – Una promessa disattesa e una sanità pubblica in forte affanno. Dopo aver comunicato a dicembre 2023 la necessità di assumere 154 infermieri dal concorso regionale, la ASL Roma 2 ha proceduto con l’assunzione di appena 50 professionisti a tempo indeterminato. Un numero giudicato "irrisorio" dal NurSind Roma 2, che lancia un duro atto d’accusa contro la gestione aziendale.

"La situazione è critica," dichiarano in una nota congiunta Stefania Ghirelli (Segretaria Aziendale ASL Roma 2), Paolo Staiano e Carlo Torricella (Segretari Territoriali ASL Roma 2). "50 infermieri non coprono neanche i 95 pensionamenti previsti per il 2024. Intanto, i servizi territoriali aprono a giorni alterni per carenza di personale e negli ospedali si sfiorano già le 500 ore di straordinari individuali nei primi mesi dell’anno. Sarà impossibile garantire le ferie e, peggio ancora, l’assistenza ai cittadini."

A rendere il quadro ancora più allarmante è la progressiva desertificazione del bacino di infermieri disponibili. "Il tentativo di assumere altri 75 infermieri a tempo indeterminato sta fallendo semplicemente perché non ci sono più infermieri disoccupati", spiegano dal sindacato.

I numeri parlano chiaro: solo per soddisfare quanto previsto dal DM 77 in tema di infermieri di comunità servirebbero 410 assunzioni. Ne servono almeno altri 200 per rendere appena sufficiente la dotazione organica in ospedali e strutture territoriali. "Non si può affrontare l'emergenza sanitaria trattando gli ospedali come catene di montaggio", attaccano Ghirelli, Staiano e Torricella. "La direzione aziendale è ossessionata dai tempi di intervento e dimissione, ma dimentica che dietro quei numeri ci sono persone, pazienti e professionisti al collasso."

Le conseguenze non tardano a manifestarsi: secondo i dati NurSind, le aggressioni al personale sanitario sono aumentate del 135% tra il 2022 e il 2024, soprattutto nei Pronto Soccorso, mentre gli incidenti sul lavoro diventano sempre più gravi.

"In questo sconfortante panorama – denunciano i rappresentanti NurSind – si celebra un atto aziendale che, per quanto condivisibile in molti aspetti, senza nuove assunzioni rimane l’ennesimo libro dei sogni. O peggio, un altro passo verso l’esternalizzazione dei servizi."

Eppure, la soluzione sembra essere già disponibile: nel Lazio esiste ancora una graduatoria con oltre 6000 infermieri idonei. "Lasciarseli sfuggire oggi – concludono – significa condannare i professionisti della ASL Roma 2 a sacrifici non più tollerabili e aprire la porta al decadimento della sanità pubblica e al ricorso sistematico ai privati."

Il NurSind lancia un appello alla cittadinanza: "Non resteremo in silenzio. Chiediamo il sostegno di tutti in questa battaglia per difendere la sanità pubblica e il diritto alla salute."