Civico di Palermo, tregua dopo la protesta: mediazione del prefetto sblocca la vertenza
Dopo settimane di tensione e mobilitazione, il NurSind Palermo e tutti i sindacati, unitamnete alla RSU, revocano lo stato di agitazione. Ora si attende il rispetto degli impegni presi dall’azienda.
Lo sciopero all’Arnas Civico di Palermo è stato per ora scongiurato, ma la tensione resta alta. Dopo settimane di mobilitazione, culminate con l’assemblea generale dell’11 giugno, la vertenza ha trovato una temporanea tregua grazie alla mediazione prefettizia. Al centro del confronto, la richiesta di risposte concrete per infermieri, OSS e personale sanitario.
Il tavolo convocato presso la Prefettura di Palermo, alla presenza del prefetto Massimo Mariani, ha visto la partecipazione della Direzione strategica dell’Arnas Civico e delle sigle sindacali: NurSind, Fials-Confsal, FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, Nursing Up, oltre alla RSU aziendale e alle rappresentanze della dirigenza.
Tutte le organizzazioni hanno espresso forti critiche verso l’atteggiamento iniziale dell’azienda, giudicato interlocutorio e poco risolutivo. È stato proprio il pressing unitario – con il NurSind in testa – a determinare la convocazione del tavolo di conciliazione, nell’ambito della cosiddetta “procedura di raffreddamento”.
Le aperture dell’azienda e gli impegni presi grazie alla mediazione includono:
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Pubblicazione di un nuovo bando per 36 infermieri a tempo determinato, in aggiunta al precedente per 29 unità.
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Aumento della quota di utilizzo degli OSS dal 64% all’80%, con l’impegno a salire al 100% al ricevimento dei fondi regionali.
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Formalizzazione della stabilizzazione per 95 OSS attualmente in servizio con contratto co.co.co.
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Avvio della ricognizione per la stabilizzazione della dirigenza, con bando unico per chi maturerà i requisiti entro il 31 dicembre 2025. Procedura analoga seguirà per il comparto.
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Attivazione e conclusione a breve di tutti i tavoli tecnici richiesti dai sindacati, tra cui NurSind.
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Adeguamento della dotazione organica su tutti i profili professionali, considerando l'incremento delle attività ospedaliere.
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Richiesta di incremento di bilancio per circa 11 milioni di euro all’Assessorato regionale per sostenere le misure discusse.
Il NurSind, in linea con la sua battaglia a tutela degli infermieri e del comparto, ha ribadito che “non è più tollerabile colmare le lacune organizzative dell’azienda con i fondi destinati alla produttività”, riferendosi a straordinari, gettoni e pronta disponibilità.
Anche le altre sigle hanno condiviso la decisione di revocare lo stato di agitazione, pur mantenendo una posizione vigile.
“Vigileremo con determinazione – hanno dichiarato i dieigenti del NurSind Palermo – affinché gli impegni assunti diventino atti concreti, verificabili e soprattutto rapidi.”
Conclusione:
La vertenza del Civico non è chiusa, ma sospesa. Grazie alla forte pressione del NurSind e delle altre organizzazioni sindacali, l’azienda ha compiuto un passo importante verso il riconoscimento delle criticità segnalate. Ora la parola passa ai fatti. Il personale sanitario, esausto dopo mesi di carichi crescenti e risposte tardive, aspetta risposte tangibili e durature.