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Burnout, intenzione di lasciare il lavoro. Quanto conta la leadership infermieristica?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 25/11/2021 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

Quanto conta la leadership infermieristica sugli esiti degli infermieri? Quanto è in grado di influenzarne benessere organizzativo, l’intenzione di lasciare il lavoro, lo sviluppo del burnout o diversamente la soddisfazione lavorativa ed un miglioramento della prestazione assistenziale?

Sono le domande alle quali darà una risposta lo studio ideato, progettato e curato, dal punto di vista scientifico, dalla Direzione Infermieristica del Policlinico Tor Vergata di Roma; una Web Survey nazionale alla quale potranno partecipare tutte le strutture sanitarie attraverso il coinvolgimento dei propri infermieri e coordinatori.

Come si legge nella sinossi del progetto di ricerca, lo studio ha lo scopo di indagare la relazione tra il modello di leadership adottata dal middle management e i fattori riconducibili sia al benessere organizzativo degli infermieri, sia agli esiti di cura. In particolare l’effetto della leadership, influenzando il benessere organizzativo degli infermieri, in termini di stress, burnout, soddisfazione, engagement e commitment, potrebbe incidere sulle loro performance e quindi sugli esiti assistenziali.

Gli autori scrivono - una delle principali sfide con cui i manager delle organizzazioni (direttori generali delle aziende, i direttori delle professioni sanitarie, i coordinatori fino ad arrivare ai case manager delle singole equipe di cura) si devono confrontare è proprio il governo degli ambienti di lavoro, i cui fattori stressogeni potrebbero avere ripercussioni sugli operatori, aumentando il tasso di assenteismo, incrementando la disaffezione nei confronti dell’organizzazione, riducendo la qualità di vita e la salute dei lavoratori nonché un ruolo determinante nella qualità delle cure offerte ai malati. Invece il leader che riesce a governare correttamente il contesto organizzativo promuovendo e mantenendo il benessere organizzativo, genera negli infermieri soddisfazione lavorativa, commitment ed engagement, portandoli ad agire comportamenti e performance in linea con gli obiettivi assistenziali. Viene così migliorata la qualità delle cure e la sicurezza offerte ai pazienti, anche in termini di inferiore mortalità Alla luce dei risultati - sottolineano gli autori - si potrebbero rimodulare le attività nelle varie unità operative, implementare dei corsi di formazione per lo sviluppo della leadership o per la gestione dei gruppi di lavoro e avviare progetti di team building non più con il solo obiettivo di costituire un migliore ambiente di lavoro, ma per agire indirettamente sulla salute dei pazienti.
 
Responsabile Scientifici del progetto: Alessandro Sili, Direttore Area Professioni Sanitarie e Sociali del Policlinico Tor Vergata di Roma, Francesco Zaghini e Jacopo Fiorini, infermieri ricercatori del Policlinico Tor vergata di Roma.
 
Comitato scientifico dello Studio: Lucia Mitello, Direttore Dipartimento Professioni Sanitarie AO San Camillo di Roma e Coordinatore Forum Professioni Sanitarie – Federsanità, Walter De Caro, Presidente CNAI, Alice Mannocci, Professore Associato Statistica Medica, Universitas Mercatorum Roma,
 
Collaborazioni internazionali: Bruce Avolio, Professor of Management - executive director of the Center for Leadership & Strategic Thinking, Foster School of Business at the University of Washington, e Greta Cummings Professor, Faculty of NursingUniversity of west Ontario.
 
Partnership: Forum Professioni Sanitarie FedersanitàCentro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CECRI) dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma, Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i (CNAI)

 

da Quotidiano Sanità