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Troppi, inutili antibiotici ai bambini: i risultati di una importante ricerca

Vincenzo Rauccidi
Vincenzo Raucci
Pubblicato il: 08/06/2022 vai ai commenti

AttualitàStudi e analisi

Spesso ci lamentiamo delle enormi spese che il Sistema sanitario deve sopportare ma non ci chiediamo a sufficienza quanto possiamo fare anche noi, nel nostro piccolo, sia di professionisti che di consumatori, per limitare la spesa.

È il caso, ad esempio, della spesa per il consumo di antibiotici.

Da una recentissima ricerca condotta negli Stati Uniti, su 2,8 milioni di bambini di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, pubblicata il 26 maggio 2022 su Jama (scarica l’articolo) è emerso un quadro preoccupante: nel solo anno 2017, negli USA, sono stati prescritti inutilmente 74 milioni di dollari (poco più di 69 milioni di Euro) in antibiotici!

I ricercatori hanno stabilito il “cut off” tra terapie appropriate e non appropriate basandosi sulle linee guida per la prescrizione degli antibiotici ai bambini emesse dall’American Academy of Pediatrics (AAP).

Questo studio di coorte ha incluso bambini con diagnosi di infezione batterica (otite media suppurativa, faringite, sinusite) o infezione virale (influenza, infezione virale delle vie respiratorie superiori, bronchiolite, bronchite, otite media non suppurativa) in regime ambulatoriale dal 1 aprile 2016 al 30 settembre 2018, nel database commerciale IBM MarketScan. I dati sono stati analizzati da agosto a novembre 2021.

I ricercatori hanno riferito che nel complesso dal 31 al 36% di quei bambini ha ricevuto antibiotici inappropriati per infezioni batteriche e dal 4 al 70% li ha ricevuti per infezioni virali. 

A parziale difesa dei medici di base e dei pediatri possiamo affermare che spesso “cedono” a pressanti richieste dei genitori che chiedono in prima battuta degli antibiotici per i loro figli, vittime a loro volta del pericoloso luogo comune che vede gli antibiotici come panacea per ogni male.

Alcuni esperti hanno confermato quanto ha fatto emergere lo studio sopra descritto. Come la dottoressa Preeti Jaggi, direttore della gestione antimicrobica presso il Children’s Healthcare di Atlanta e professore associato di pediatria presso la Emory University, che ha affermato che “Abbiamo visto studi simili che mostravano lo stesso tipo di problemi nei pazienti ospedalizzati e questo studio si è concentrato su quelli non ricoverati. Oltre agli eventi avversi che i bambini hanno subito, c'è stato anche un notevole costo monetario”.

Oppure, come ha dichiarato il dottor Daniel Ganjian, pediatra del Providence Saint John's Health Center di Santa Monica, in California, “È così facile somministrare antibiotici a un genitore disperato che vuole che suo figlio si senta meglio, ma un buon pediatra si prenderà il tempo per spiegare la differenza tra un'infezione virale e batterica e farà del suo meglio per non prescrivere antibiotici”.

Il problema dell’inutile ed eccessiva prescrizione di antibiotici, non solo comporta un aumento della spesa sanitaria, ma espone i bambini a gratuiti effetti indesiderati o reazioni avverse e può determinare e rafforzare un altro preoccupante problema sanitario: la resistenza di alcuni ceppi batterici agli antibiotici.

I consigli che gli esperti danno ai genitori sono i seguenti:

  • non andare nello studio del medico chiedendo antibiotici
  • lasciare che il medico faccia una serena valutazione
  • trovate un pediatra che segua prestigiose linee guida (come quelle dell’AAP)
  • chiedete al medico i rischi e i benefici dell’assunzione di antibiotici, se prescritti
  • dichiararsi contrari all’uso di antibiotici se non strettamente necessari
  • non aver paura di ottenere un secondo parere se il pediatra prescrive costantemente antibiotici