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NurSind Salerno. Giornata formativa sul nuovo contratto di lavoro

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La Redazione
Pubblicato il: 15/01/2023 vai ai commenti

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Giornata formativa presso l'aula Scozia dell'AOU Ruggi, organizzata dalla segreteria NurSind di Salerno, sul nuovo contratto di lavoro, con lo scopo di far capire ai discenti le novità introdotte con l'ultima formulazione normativa e gli effetti economici sulla busta paga dei lavoratori.
Relatore di eccezione il segretario nazionale NurSind Andrea Bottega ed il consulente amministrativo Girolamo Zanella. Partecipazione straordinaria in termini di presenze e di interventi, che hanno animato la discussione e l'interazione tra i relatori e la platea.

Grande attenzione è stata posta sulla valorizzazione della carriera del personale infermieristico che, per mezzo del sistema degli incarichi, potrebbe arricchirsi di esperienze e responsabilità che a loro volta si dovranno rivolgere ai bisogni di salute della popolazione.
A margine dell’evento formativo sono state sviscerate le criticità che attanagliano la sanità in provincia di Salerno, tanto all’azienda ospedaliera, quanto sul territorio dell’ASL Salerno, con particolare attenzione a quanto sta accadendo nei Pronto Soccorso sempre più oberati di lavoro e con il personale ridotto al lumicino.
Considerato poi che l’ASL Salerno abbia dato corso al reclutamento di personale medico per i Pronto Soccorso, per mezzo del gettone di presenza si evince come il servizio pubblico nazionale abbia subito l’ennesimo colpo di piccone provocando di fatto una privatizzazione del settore che si tramuta in una sconfitta senza attenuanti per il Servizio Sanitario Nazionale.
"Ma quello che più preoccupa - scrivono dal NurSind - è che tanto possa rappresentare la back door attraverso la quale si vada ad iniziare il processo si privatizzazione del sistema pubblico, fino a giungere al sistema delle assicurazioni sanitarie che, a fronte di poche eccellenze, causerebbe una miriade di centri periferici poco funzionanti in cui i cittadini, sulla falsariga di quanto accade negli USA, non riceverebbero cure adeguate. Unito a ciò abbiamo una regione Campania che continua, imperterrita, a non fornire risposte strutturali per la sanità pubblica, non intercettando le numerose grida di aiuto che pervengono soprattutto dai luoghi più estremi della provincia".
Numerosi i temi sul tavolo partendo dalla problematica dei punti nascita, mai seriamente affrontata, dai servizi collegati alle reti tempo dipendenti quali la rete IMA, la STROKE, la rete delle emorragie gastriche, la rete trauma che abbisognano del supporto logistico di un sistema 118 ridotto alla stregua di un servizio di consegna dove le vere professionalità sono scomparse e dove i numerosi volontari, nella maggior parte dei casi, non posseggono le dovute e prescritte conoscenze per affrontare l’emergenza urgenza. Il tutto mentre il settore privato, da sempre oculato nella sua gestione lavorativa, continua a prosperare nel mentre le convenzioni nate con la Legge 502 del 92 prevedevano un affiancamento del privato al pubblico e non l’attuale concorrenza.
"Speriamo - concludono - che con l’avvento della sanità territoriale si avvii un’inversione di tendenza, andando il territorio ad intercettare tutti quei casi che non hanno bisogno di un’ospedalizzazione urgente in modo da decongestionare gli ospedali pubblici che si potrebbero poi dedicare tanto alla gestione dell’emergenza, quanto al trattamento dei pazienti in elezione".