Le vostre tesi: l'assistenza al paziente con disforia di genere
Infermieristicamente aiuta gli studenti con le loro tesi. Pubblichiamo e divulghiamo i vostri questionari in modo da farvi avere più risposte possibili, quindi più dati da utilizzare!
Oggi divulghiamo il questionario di Elena Salterella, una studentessa laureanda che sta scrivendo la tesi di laurea sull’assistenza inclusiva ai pazienti transgender dal punto di vista infermieristico, per studiare e analizzare il livello di conoscenza dell’argomento in Italia.
L’infermiere è responsabile dell’assistenza alla persona, dunque la nostra è una professione strettamente legata alla sfera sociale, dato che la società è fatta di persone. La società non è statica, si evolve, cambiano i valori, la cultura grazie ai flussi migratori, cambiano anche i bisogni e l’infermiere deve necessariamente essere in grado di riconoscere e soddisfare bisogni di salute che purtroppo non sono ancora entrati nei piani di studio universitari. Un esempio è l’assistenza alle persone appartenenti alla comunità transgender, che spesso incontrano ostacoli e barriere nell’approcciarsi all’istituzione sanitaria.
Le conoscenze e le competenze riguardo l’argomento sono scarse e vengono anche poco affrontate le tematiche riguardo la transizione e l’identità di genere durante il corso di laurea. Le persone transgender hanno particolari necessità specialistiche, come la terapia ormonale di affermazione di genere e/o la chirurgia di affermazione di genere, oltre al bisogno di essere inclusi in mirati programmi di screening atti ad evidenziare eventuali patologie correlate sia al sesso di origine sia alla terapia ormonale di adeguamento.
L’utente transgender si rivolge alle strutture sanitarie anche a seguito di episodi violenti a sfondo transfobico. Il rischio di suicidio e di problemi relativi alla salute mentale è direttamente proporzionale agli episodi discriminatori e alla percezione dello stigma.
E’ fondamentale dunque che gli operatori della salute siano adeguatamente formati per supportare ed assistere questi pazienti che devono affrontare un difficile percorso che non si limita assolutamente alla condizione clinica ma abbraccia la sfera mentale e sociale.
Come spesso accade però della nostra formazione specifica dobbiamo occuparci da soli, per cui un buon inizio potrebbe essere consultare la sezione “buone pratiche e raccomandazioni” dedicata agli operatori sanitari del sito www.infotrans.it, il primo portale istituzionale in Europa per le persone transgender. La tesi di Giulia ha proprio l’obiettivo di indagare la conoscenza degli infermieri sull’argomento, rispondete dunque numerosi qui!
Credit
Con la supervisione del Dott. Rodolfo Pessina